Un “social market” al posto della mafia

Inaugurato a Milano un supermercato solidale per persone a reddito basso o nullo. I locali dove sorgono scaffali e prodotti erano utilizzati in precedenza dalla malavita organizzata per gestire il traffico di droga
Social market di Milano

Sugli scaffali ci sono i beni di prima necessità: c’è la pasta, la passata di pomodoro, poi ci sono olio, latte, biscotti e zucchero, omogeneizzati e pannolini, saponi e detersivi per la casa. E ancora frutta e verdura. Alcuni prezzi sono scontati del 25 per cento, altri prodotti sono addirittura gratuiti a condizione che chi si presenta abbia un reddito basso o nullo, in questi casi il conto va in carico ai Servizi sociali del Comune. Siamo nel "Social market" situato in via Leoncavallo 12, a Milano, inaugurato l’ultimo giorno di settembre, nel quale potranno fare la spesa adulti o famiglie con basso reddito o reddito zero segnalati dai servizi sociali del Comune o da enti privati, associazioni e centri di ascolto attivi nelle parrocchie che sceglieranno di usufruire del servizio.

Al momento è l’unico negozio solidale del territorio, aperto con l’associazione Terza Settimana, in un locale confiscato alla mafia. Proprio tra quelle mura, appena dieci anni, fa veniva organizzato e gestito il traffico di droga tra Palermo e Milano. Qui, dove un tempo regnavano corruzione violenza e morte, oggi regnano la solidarietà e la reciprocità. Per gestire il tutto è stata scelta dal Comune di Milano l’associazione Terza Settimana, ma partecipa all’iniziativa anche la Fondazione Mike Bongiorno che ha voluto donare un furgone per la consegna gratuita della spesa a persone anziane e con disabilità.

Il negozio di alimentari è stato realizzato senza costi aggiuntivi per il Comune grazie alla partecipazione di numerosi sponsor: un servizio Catering, ad esempio, ha messo a disposizione una cella frigorifera per conservare frutta e verdura; una falegnameria ha donato un bancone su misura; un ipermercato concede di acquistare i beni a prezzo di costo alla stessa piattaforma dove si rifornisce, un grossista di Torino regalerà frutta e verdura. Insieme a loro anche numerosi cittadini, grazie a un tam tam sui social network, hanno donato l’equivalente di 400 spese da 20 euro ciascuna.

All’inaugurazione era presente l’assessore alle Politiche sociali, Majorino, il presidente di Terza Settimana con i volontari dell’associazione e il figlio di Mike Bongiorno: Nicolò. «Milano si riprende quello che le mafie le avevano sottratto e lo mette a disposizione di chi ha più bisogno, ha detto l’assessore -. Questo negozio di alimentari solidale è l’esempio di come, grazie alla sinergia tra Comune e privati, si possano realizzare progetti che altrimenti rimarrebbero solo sulla carta. Noi siamo sempre più convinti che questa sia la strada da seguire e che le Politiche sociali, messe così a dura prova da tagli e riduzioni di risorse, possano trovare in questa cooperazione nuove soluzioni per far fronte alla drammatica richiesta di aiuto di un numero sempre più crescente di persone in difficoltà. Per questo dico grazie – ha concluso l'assessore – a tutti coloro che hanno dato una mano a realizzare questo progetto e ai volontari che lavoreranno nel negozio, certo che non rimarrà l’unico esempio».

L’associazione Terza Settimana, spiegano gli aderenti, «con il progetto del Social Market intende sviluppare concretamente il concetto di 'big society', affrontando in modo innovativo i bisogni dell'area del disagio relativo. Oggi c'è il rischio per molti di vedersi privare di identità sociale a causa della crisi in atto e della conseguente perdita di reddito. La possibilità di mantenere intatto il contatto con il mercato del consumo aiuta a preservare il senso di cittadinanza e di dignità sociale di quelle famiglie in gravi difficoltà economica. Mettiamo a 'valore' tutti i soggetti pubblici e privati affinché nessuno si senta solo. Nel negozio saranno impegnati una trentina di volontari di Terza Settimana e con loro anche i dipendenti e gli avvocati dello studio legale internazionale Clifford Chance con sede a Milano, che si è impegnato a coprire i turni di due lunedì al mese».
 

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