Un Dio che irrompe nella storia

Nonostante la pioggia scrosciante che segna questi giorni torinesi, continua la festa delle parole scritte e memorizzate, al Salone del Libro di Torino.
Massimo Cacciari

Ieri sera, di fronte a una Sala Rossa gremita, Massimo Cacciari e Piero Coda hanno presentato il loro ultimo lavoro, scritto a quattro mani: Io sono il Signore Dio tuo. Ha presentato il punto di vista del filosofo, Cacciari, gli ha fatto sponda dal lato teologico, Coda.

 

Un tuffo accorato e dibattuto nella presenza-assenza più determinante della storia. «Non ci si può accontentare di una fede sicura, è necessario spingersi oltre, nell’abisso delle domande, per incontrare il Dio assoluto e drammatico del monoteismo», afferma Cacciari; ma è anche «un Dio che irrompe nella storia con uno sguardo d’amore verso l‘uomo e diventa sorgente di libertà e giustizia», ricorda Coda.

 

Benedetta Tobagi, figlia del giornalista del Corriere della Sera, Walter,  ucciso a Milano dal gruppo terroristico Brigata XVIII Marzo, ha presentato il suo Come mi batte forte il cuore. Storia di mio padre. Racconta Benedetta il suo viaggio nella memoria ricostruita, perché quando il padre fu assassinato lei era troppo piccola per poter avere nitidi ricordi personali.

 

Ieri sera, nel salone d’onore dello splendido Castello del Valentino, sono state presentate al pubblico torinese due scrittrici indiane Kiran Desai e Shobhaa Dé.

 

Kiran Desai, giovane, cresciuta a Mumbai e Delhi, ha vissuto in montagna, sull’Himalaya, ha viaggiato tra Inghilterra e Usa. Nei suoi romanzi parla della lotta per ritrovare la propria umanità in un mondo pieno di ingiustizie e squilibri.

 

Shobhaa Dé, nota per i suoi romanzi a volte scandalosi, ricorda che «il ruolo dello scrittore è quello di disturbare la società, non compiacerla» – questo almeno dice lei. Il Salone è sempre aperto a tutti i gusti.

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