Un confronto tra scienza e fede a Caltagiorne (CT)

Caltagirone • 26 marzo 2015 “Contempla il cielo e osserva” (Gb 35,5). Un confronto tra teologia e scienza. È questo il tema dell’incontro che si svolgerà il 26 marzo, alle ore 17.30, nella sala conferenze dell’Hotel Villa Sturzo di Caltagirone. L’appuntamento, a cura del vicario episcopale per la Cultura, don Francesco Brancato, prepara al Convegno Ecclesiale di Firenze del prossimo novembre

Un breve convegno incentrato sul confronto tra teologia e scienza, con l’intervento del prof. Giuseppe Tanzella-Nitti, dell’Università Pontificia della Santa Croce di Roma, coordinatore del Dizionario Interdisciplinare di Scienza e Fede. L’evento, il cui programma è illustrato nella locandina allegata, costituisce una tappa del percorso di collaborazione transdisciplinare intrapreso insieme dall’Università di Catania, lo Studio Teologico San Paolo e l’Osservatorio Astrofisico di Catania, denominato “Contempla il cielo e osserva”, che ha offerto in una serie di appuntamenti alcune riflessioni elaborate in una prospettiva multidisciplinare sull’origine e lo sviluppo dell’Universo, sulla comparsa e le caratteristiche specifiche  dell’uomo, sul libero arbitrio, sull’etica della vita.

 

Una domanda appare più che lecita: perché incontri del genere? La realtà che si presenta davanti a noi è estremamente composita e complessa, non può più essere ridotta alla visione che emerge da una singola prospettiva culturale. L’avventura della conoscenza appare arricchita da una serie di contributi, ciascuno con caratteristiche proprie… Basti pensare alla notevole quantità di dati, informazioni, studi ed opinioni disponibile attraverso internet e i mass media, ma anche nella forma più tradizionale di libri e riviste…

Si presenta quindi la necessità di un’azione unificante, a livello personale ed interiore, delle informazioni che acquisiamo dai vari ambiti disciplinari, al fine di evitare un certo senso di smarrimento e confusione in cui può cadere l’uomo di oggi, potenzialmente in possesso di miriadi di dati e nozioni. C’è bisogno di una conoscenza sempre più multidisciplinare o, come è stata recentemente definita da alcuni autori, transdisciplinare.

Questo processo conoscitivo, che interessa trasversalmente più ambiti del sapere, può avvenire se le singole discipline presentano con un atteggiamento aperto al dialogo i risultati dei loro studi, che vanno ottenuti, magari con un lungo e faticoso lavoro di ricerca, restando pienamente fedeli agli ambiti epistemologici di pertinenza ed evitando sconfinamenti e cortocircuiti. È fondamentale porgere onestamente e chiaramente quanto si conosce nel proprio ambito, ciascuno per la propria parte. La conoscenza si sviluppa quindi, sia a livello del singolo che collettivamente, in seguito ad un attento e reciproco processo di ascolto e accoglienza, valutazione, sintesi e rielaborazione dei vari contributi che vengono di volta in volta offerti.

Teologia e scienza sono indubbiamente attori principe in questo percorso conoscitivo multidisciplinare e transdisciplinare. Hanno molto da offrire a chiunque sia “veramente assetato” di conoscenza. Al giorno d’oggi è difficile ipotizzare uno studio approfondito ed una conoscenza della realtà che non faccia leva sui principali risultati di entrambi questi ambiti disciplinari, benché essi siano molto diversi nei metodi di indagine e apparentemente, a volte, in contrasto. Oserei dire di più: lo studio in un ambito non può più permettersi di ignorare totalmente i risultati acquisiti in quello dell’altro… Ma occorre un vero atteggiamento di dialogo, sincero e costruttivo. E’ quello che ci proponiamo di promuovere in incontri come questo, che ci auguriamo di continuare nel prossimo futuro, per contribuire a costruire quel nuovo umanesimo che vuole mettere in luce il prossimo Convegno Ecclesiale di Firenze, in programma a novembre di quest’anno.  

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