Un calendario per la legalità

In 356 giorni raccolti storie, luoghi, avvenimenti per promuovere l'impegno civile e la rinascita del Paese. Visitabile in piazza Castello fino a domenica 27
Calendario della legalità

La centrale piazza San Carlo, cuore della Torino storica, la Torino sabauda, la Torino prima capitale dell’Italia, è oggi colorata di 365 messaggi. È stato infatti montato sulla piazza dove rimarrà fino al 27 maggio “365 giorni di legalità”: un grande calendario per promuovere, diffondere e costruire insieme un anno di legalità. Ogni giorno unisce la memoria di persone, luoghi e avvenimenti con l’impegno attivo dei cittadini nella difesa delle leggi e del comportamento civico.

Realizzato dalla Biennale Democrazia in collaborazione con l'associazione Acmos, il calendario raccoglie 365 date e immagini storiche, scelte dai giovani, accompagnate da altrettanti impegni di legalità, ed è stato inaugurato dal sindaco di Torino, Piero Fassino, dal sottosegretario all'Istruzione, Marco Rossi Doria, e da Vladimiro Zagrebelsky. Presenti tanti studenti.
Il progetto da virtuale è diventato reale, dal mondo di internet si è trasformato in pannelli colorati da vedere e toccare, appesi a un filo sistemato in piazza.  Nel progetto speciale della Biennale Democrazia “Per la Legalità”, è stata avviata nelle scuole un’attività di formazione e approfondimento sui temi della fiducia, della corruzione e della mafia. Dopo i laboratori in classe, durante i quali i ragazzi hanno lavorato e discusso a partire da casi reali, il percorso si è concluso con la proposta di un’azione concreta. I ragazzi hanno adottato online un giorno dell’anno e hanno unito alla memoria di persone, luoghi e avvenimenti una proposta di impegno attivo nella difesa delle leggi e del comportamento civico. I

l lavoro virtuale è diventato ora una grande installazione costituita da 365 pannelli colorati, con frasi, personaggi, date da ricordare. E così ora sulla piazza si ricordano nel ventennale delle stragi di Falcone e Borsellino, personaggi che hanno fatto della legalità lo scopo della loro vita. Da Peppino Impastato a Martin Luther King, dai grandi giudici alle scorte, ma anche gli scopritori di “pezzi” utili all’umanità. Poi ci sono le date da ricordare: l’entrata in vigore della legge Basaglia, la Rivoluzione delle Rose in Georgia. Gli studenti hanno usato la memoria per fare memoria e unire la celebrazione del ricordo con l’assunzione di una responsabilità, che va dal cambiamento delle proprie abitudini, all’impegno morale, alla partecipazione attiva alla vita della collettività.

Ora il testimone dai ragazzi passa agli adulti: sul sito www.biennaledemocrazia.it il calendario è a disposizione dei cittadini che vogliono cimentarsi nel gioco delle date della legalità e proporre dediche, proposte di azioni, impegni civici: piccoli e grandi passi per consolidare la fiducia e migliorare la società in cui viviamo. Le regole del gioco sono semplici: basta indicare l’anniversario che si intende ricordare, il motivo per cui si ricorda e l’azione o l’impegno concreti da assumere, un’azione rigorosamente non violenta, non deve essere diffamatoria, né arrecare disagio a singoli cittadini od offesa alle istituzioni e deve essere conforme ai principi della Costituzione. 
La data del 23 maggio? Ovviamente dedicata a Giovanni Falcone, per ricordare la strage di Capaci del 23 maggio 1992.
 Una data, scrivono Simon e Nicolas, «che rappresenta il sacrificio di persone che hanno speso la propria vita per contrastare la mafia e l’illegalità».

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