Trasporti marittimi puliti e moderni in Europa

Nuove norme europee mirano a migliorare la sicurezza in mare e a ridurre l’inquinamento nei trasporti marittimi
Trasporti
Foto Roberto Rubino/Lo Bianco/LaPresse

Trasporti marittimi più puliti, sicuri e moderni: questa l’ambizione della Commissione europea, che ha presentato 5 proposte volte e migliorare la legislazione dell’Unione europea (Ue) in materia di sicurezza marittima e a prevenire l’inquinamento idrico causato dalle navi. Questa proposta è particolarmente importante poiché il 75% del commercio estero dell’Ue avviene via mare, è uno dei canali dell’economia globale, ma è anche un modo per connettere le isole e le regioni marittime periferiche e remote dell’Ue. Sebbene la sicurezza marittima nelle acque dell’Ue sia attualmente elevata, le vittime siano poche e di recente non si siano verificati sversamenti importanti di idrocarburi, sono segnalati circa 2.000 incidenti in mare ogni anno.

Le proposte della Commissione europea doteranno l’Ue di nuovi strumenti per sostenere un trasporto marittimo pulito e moderno, allineando le norme dell’Ue alle normative internazionali, garantendo parità di condizioni per il settore e migliorando l’attuazione e l’applicazione attraverso la digitalizzazione e una maggiore cooperazione a livello europeo. Inoltre, l’Agenzia europea per la sicurezza marittima svolgerà un ruolo di primo piano nell’attuazione delle nuove prescrizioni fornendo sostegno alle amministrazioni degli Stati membri per l’applicazione delle nuove norme.

Saranno effettivamente più chiare le nuove prescrizioni riguardanti le ispezioni dello Stato di bandiera, sulla base delle norme internazionali, nonché formazioni specifiche dell’Agenzia europea per la sicurezza marittima destinate alle amministrazioni nazionali per rafforzare i controlli che le autorità degli Stati membri effettuano sulle loro flotte. Ciò migliorerà la sicurezza marittima e ridurrà i rischi di inquinamento ambientale, garantendo che gli Stati di bandiera dell’Ue continuino a promuovere servizi di trasporto marittimo di alta qualità. Le proposte agevoleranno lo scambio di informazioni tra gli Stati di bandiera sui risultati delle ispezioni che effettuano e sulle questioni di conformità in generale.

Ancora, l’ambito di applicazione del controllo da parte dello Stato di approdo e delle inchieste sugli incidenti sarà esteso ai pescherecci, nei casi in cui persistono gravi problemi di sicurezza. Gli Stati membri possono decidere di applicare il controllo dello Stato di approdo ai pescherecci di lunghezza superiore a 24 metri che fanno scalo nei porti dell’Ue. Allo stesso tempo, gli Stati membri dovrebbero segnalare e analizzare, al fine di trarre eventuali insegnamenti, gli incidenti più gravi che coinvolgono pescherecci di più piccole dimensioni, di lunghezza inferiore a 15 metri. Le operazioni dei controlli da parte dello Stato di bandiera e dello Stato di approdo saranno digitalizzate e sarà incoraggiata l’adozione di certificati elettronici.

Le proposte, inoltre, mirano inoltre a prevenire qualsiasi tipo di scarico illegale nei mari europei, il che è fondamentale per ridurre l’impatto ambientale delle attività di trasporto marittimo e preservare l’ecosistema marino. Per realizzare tale obiettivo è necessario che gli scarichi illegali siano individuati, che le violazioni siano perseguite e che i responsabili delle attività illegali siano sanzionati.

A tal fine, la proposta della Commissione europea allinea le norme dell’Ue alle normative internazionali e amplia l’ambito di applicazione per includere una gamma più ampia di sostanze inquinanti. Oltre agli scarichi illegali di petrolio e di sostanze liquide nocive, già contemplati dalle norme vigenti, la Commissione europea propone di includere anche gli scarichi di sostanze pericolose trasportate in colli, di acque reflue, di rifiuti nonché di acque di scarico e di residui dei sistemi di depurazione dei gas di scarico.

Sarà anche ottimizza CleanSeaNet, banca dati dell’Agenzia europea per la sicurezza marittima per la sorveglianza e la condivisione delle informazioni, con nuovi obblighi in materia di condivisione delle informazioni e di follow-up da parte delle autorità nazionali responsabili dell’individuazione e della verifica del potenziale inquinamento. Il sistema rafforzato faciliterà l’applicazione tempestiva e la cooperazione tra gli Stati membri in caso di incidenti transfrontalieri di inquinamento provocato dalle navi.

Inoltre, sarà istituito un quadro giuridico rafforzato per le sanzioni e la loro applicazione, che consente alle autorità nazionali di adottare misure adeguate in caso di scarichi illegali e di imporre sanzioni, come ad esempio ammende. La proposta introduce criteri minimi per l’effettiva applicazione delle sanzioni amministrative, quali la gravità dello scarico, il suo impatto sull’ambiente o la solidità finanziaria del soggetto responsabile.

Secondo Adina Vălean, commissaria per i Trasporti, «le nostre norme rigorose in materia di sicurezza marittima hanno permesso di evitare gravi incidenti negli ultimi anni». Ciononostante, «dobbiamo stare attenti alle nuove sfide e sfruttare al meglio le ultime tecnologie». Infatti, «il pacchetto di proposte rispecchia gli sviluppi più recenti a livello globale, garantisce che gli Stati membri siano adeguatamente attrezzati per effettuare ispezioni, avvalendosi delle competenze dell’Agenzia europea per la sicurezza marittima, e promuove la digitalizzazione come mezzo per aumentare l’efficienza e la condivisione delle informazioni tra le amministrazioni».

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