Nuova Umanità 254 – Dicembre 2025
Il nuovo numero di Nuova Umanità si apre con uno sguardo ampio e penetrante sulle sfide del nostro tempo. I conflitti globali, le trasformazioni culturali e le tensioni politiche fanno da sfondo a un fascicolo che invita al dialogo, alla riflessione critica e a una rinnovata fiducia nell’umano. Temi come la pace, l’identità, le derive populiste e il rapporto con la tecnica vengono affrontati da prospettive molteplici, in un intreccio di filosofia, sociologia, teologia e scienze sociali che dà corpo alla missione della rivista: leggere il mondo alla luce del carisma dell’unità.
Tra i contributi di maggior rilievo, l’articolo di Antonella Deponte, “Populismo: istruzioni per l’uso”, offre una chiave psicologica lucida ed essenziale per comprendere uno dei fenomeni più incisivi del nostro presente. Deponte descrive il populismo come una costruzione che “fa scendere le radici nei più profondi bisogni umani: identità, riconoscimento, sicurezza e appartenenza”, mostrando come emozioni come paura e rabbia possano essere manipolate fino a trasformare la percezione collettiva della realtà. Il suo contributo aiuta a discernere, in mezzo al rumore mediatico, ciò che veramente muove individui e masse.
Di grande attualità anche il saggio di Tommaso Bertolasi, “Il tempo del non tempo. I giovani nell’era della tecnica”. L’autore osserva come la tecnologia modelli la percezione temporale delle nuove generazioni, fino a creare un’esperienza in cui “passato, presente e futuro sembrano perdere i loro contorni”. Un cambiamento che non riguarda solo i giovani, ma l’intera cultura, chiamata a ritrovare un equilibrio tra accelerazione tecnologica e profondità umana.
Il numero 254 si presenta così come un invito a comprendere e trasformare il nostro tempo con intelligenza, responsabilità e speranza.