Studiare facile! Basta capire che tipo sei

Non tutti apprendiamo allo stesso modo. Consigli utili in tempo di esami
DariuszSankowski

Nello scorso articolo abbiamo visto alcuni accorgimenti per facilitare la concentrazione e apprendere più facilmente senza trascurare uno stile di vita sano ed equilibrato.

C’è ancora una cosa che può aiutarvi: identificare il vostro stile d’apprendimento.

Non tutti apprendiamo allo stesso modo. Forse avrete già notato che quando prendete degli appunti rimanete concentrati più a lungo e fate meno fatica a ricordare le cose. Oppure che vi basta ascoltare qualcosa e non dovete più ritornare sul libro per studiarla. Oppure che per rievocare un concetto vi viene subito in mente l’immagine della pagina del libro o dello schema su cui l’avete studiata. Oppure che quando imparate una cosa nuova cercate di comprenderne il senso, la struttura o la funzione logica.

Stiamo parlando di come ciascuno immagazzina le informazioni e quali sensi ne supportano il processo. I sensi svolgono l’importante funzione di recepire e trasmettere le informazioni al nostro cervello perché vengano qui elaborate e possano essere recuperate ed utilizzate all’occorrenza.

In ogni persona l’uso dei sensi si sviluppa in modo diverso in base a propri atteggiamenti affettivo-cognitivi.

Gli stili d’apprendimento indicano il canale preferenziale, questo significa che le modalità congeniali ad un altro stile possono essere utili oppure no. Gli stili sono di seguito descritti.

Stile visivo: è quello tipico di chi impara leggendo. Le immagini, visive o mentalizzate, sono importanti così come i colori, i disegni, le mappe concettuali, i simboli e gli schemi riepilogativi. Per crearsi questi schemi/immagini può essere importante scrivere, riassumere, prendere appunti e rileggerli.

Stile uditivo: per queste persone è importante ascoltare. Esse sono propense a lavorare in gruppo, a partecipare a discussioni, seminari. La lezione frontale per loro è particolarmente utile e sono facilmente in grado di ricordare e ripetere quanto ascoltato.

Stile cognitivo: si tratta di uno stile complesso in cui ognuno utilizza il proprio personale modo di approcciarsi alle informazioni: attraverso una comprensione globale che dia un quadro di insieme o analogica che si concentra sui singoli particolari; con un pensiero sistematico che elabora una variabile per volta oppure di tipo intuitivo attraverso il quale si generano ipotesi; con una elaborazione istantanea e veloce oppure di tipo riflessiva e lenta. Il bisogno fondamentale di chi utiliza questo schema è quello di capire.

Stile cinestesico: la persona ha bisogno di maneggiare l’informazione in tutte le sue forme. Si tratta di uno stile misto in cui alle conoscenze cognitive si mescolano le abilità pratiche e concrete. Per gli studenti che utilizzano primariamente questo tipo di apprendimento sono necessari esempi concreti, l’utilizzo di mappe cognitive e di tabelle riepilogative, così come il prendere appunti, il riorganizzarli in modi diversi. Il materiale di studio viene così composto, scomposto e ricomposto e confrontato.

Perché è importante imparare a riconoscere il proprio stile?

Conoscere gli stili di apprendimento è utile sia per chi apprende che per chi insegna. I metodi di insegnamento generalmente sono ricchi di stimoli che possono sollecitare le funzioni di tutti i nostri sensi. Eppure la tendenza di ciascuno è di proporre nell’insegnamento le personali modalità di apprendimento.

Per gli insegnanti è importante imparare a sperimentare strategie diverse per favorire l’apprendimento di tutti. I continui aggiornamenti sulla metodologia didattica sono in tal senso una ricca fonte di stimoli.

Per chi apprende è importante riconoscere il proprio stile e identificare le modalità pratiche attraverso cui è più facile rimanere concentrati, focalizzare le informazioni principali, ripetere e approfondire gli argomenti. I metodi generalmente indicati dai docenti sono un modo di approcciarsi all’apprendimento. Pian piano occorre cercare il proprio personale stile. Inoltre può risultare dannoso, per la propria motivazione e il proprio successo, la tendenza a voler emulare il metodo di studio di qualcun altro. Potete provarci ma, se vi accorgete che non è il vostro stile, provate ad applicare le azioni dello stile sopra descritto in cui vi siete maggiormente riconosciuti.

Infine una raccomandazione per i genitori: in caso di demotivazione allo studio o scarsi rendimenti scolastici dei vostri figli, provate a comprendere se essi possono avere a che fare con un mancato riconoscimento e/o il non uso di un proprio stile d’apprendimento.

 

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