Stelle d’oriente

A Torino dal 24 al 27 marzo si è svolto  il Festival internazionale di danza, musica e cultura orientale
festival a Torino

Si è svolta a Torino la decima edizione di “Stelle d’Oriente”, il Festival internazionale italiano di danza, musica e cultura orientale. Una vetrina unica dedicata a quest’arte, nonché occasione di incontro, conoscenza e scambio tra culture. La kermesse si è rivolta ai cultori della danza del ventre, ma anche agli appassionati di nuovi stili e contaminazioni e ai tanti curiosi che vogliono avvicinarsi alla cultura orientale, per conoscerla, scoprirla, e imparare ad apprezzarla attraverso una forma espressiva delicata, antica e coinvolgente.

 

Intento di questa iniziativa culturale è aprire una finestra di dialogo tra l’universo della danza orientale tradizionale e le molteplici forme di contaminazione presenti nelle sue manifestazioni più contemporanee. Si è spaziato dunque dal raks sharki (stile classico), al shabi (folklore), allo stile tribal, per passare attraverso il bollywood, fino al “trendy” belly burlesque.

 

L’organizzazione del Festival è stata curata e diretta da Aziza Abdul Ridha, una delle figure più apprezzate e conosciute della scena europea, e che vanta una fama ormai riconosciuta nel mondo.

 

Nei quattro giorni di workshops e masterclasses di specializzazione, non sono mancate occasioni di approfondimento di temi legati alla storia e alla musica araba. Ma si è trattato soprattutto quattro giorni di show ed eventi speciali, tra cui il Gran Galà Internazionale di sabato 26 marzo al Teatro Nuovo di Torino. Per l’occasione si è esibita, insieme agli altri maestri e per la prima volta in Italia, la superstar Dina, definita The Queen of Cairo. La terza serata è stata dedicata alle performances di soliste e gruppi appartenenti al panorama della danza orientale italiana, rappresentate da quelle scuole che nei dieci anni di Stelle d’Oriente hanno contribuito a rendere il Festival un appuntamento fisso e imperdibile nel calendario torinese, italiano e internazionale.

 

Altro ospite straordinario del festival è stato Mo Geddawi, “il dottore della danza orientale”, cofondatore della più importante troupe artistica egiziana, la Reda Troupe, lavorando al fianco di Mahmoud Reda e Farida Fahmy, figure essenziali del panorama artistico arabo. Altri incontri molto attesi sono stati quello con l’argentino di origini arabe Amir Thaleb, diventato in breve tempo un talento riconosciuto in tutto il mondo, Raqia Hassan, coreografa e insegnante di fama internazionale e fondatrice del più prestigioso Festival Internazionale di Danza Orientale al Cairo, Ahlan Wa Salhan. Dagli Usa è arrivata Jillina con il suo stile dinamico e coinvolgente, da Milano “Les Soeurs Tribales” che fanno un mix di tribal bellydance, danza contemporanea, danza teatro, e tecniche di improvvisazione, mentre Mistri ha portato in scena la deliziosa allegria del bollywood e la frizzante Roxy Rose il burlesque.

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