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Squid Game, il gioco del calamaro stravince ancora

di Sara Fornaro

- Fonte: Città Nuova

Sara Fornaro

Il kdrama di Hwang Dong-hyuk, prodotto da Netflix, è al primo posto nelle classifiche in oltre 90 Paesi. In un orizzonte di disperazione comune, la violenza e l’egoismo si scontrano con la solidarietà e l’umanità

epa11773909 A person dressed as a ‘Pink Soldier’ attends the premiere of Squid Game season 2 at the Rainbow Track at Los Angeles City College in Los Angeles, California, USA, 12 December 2024. EPA/ALLISON DINNER

Squid Game non è un programma leggero, per allietare queste calde sere d’estate. Anzi, per certi versi, questa terza edizione del “gioco del calamaro” è ancora più crudele delle precedenti. Trasmessa sulla piattaforma Netflix, è riservata a chi ha più di 16 anni, ma dilaga anche tra i ragazzini, con uccisioni, momenti di alta tensione, spietatezza, dilemmi etici e un finale imprevedibile. In pochi giorni dall’uscita, è già al primo posto tra le serie più viste in oltre 90 Paesi del mondo, dove ha scatenato una vera e propria “Squid Game mania”.

In Thailandia riprodotte le statue del gioco del salto della corda di Squid Game a Bangkok, 22 giugno 2025. Ansa, EPA/RUNGROJ YONGRIT

Per chi non lo conoscesse, Squid Game è un kdrama (serie tv realizzata in Corea del Sud) girato da Hwang Dong-hyuk. Per una decina di anni, il regista e sceneggiatore non era riuscito a trovare nessuno che lo producesse.

Poi era arrivato Netflix, che voleva espandersi sui mercati asiatici, e, nonostante un doppiaggio a tratti penoso (molto meglio la versione in lingua originale con i sottotitoli!), Squid Game era diventato un successo planetario e da miniserie ha già raggiunto la terza edizione. «Ero pieno di debiti – ha raccontato Hwang Dong-hyuk – così è nata la serie». Un kdrama che lui stesso definisce pazzo, folle, assurdo. 

Il regista di Squid Game Hwang Dong-hyuk. Foto Ansa EPA/HAN MYUNG-GU

E in effetti la storia parla di 456 giocatori reclutati tra persone disperate, povere o dipendenti dal gioco d’azzardo e piene di debiti. I reclutatori li raggiungono nelle stazioni delle metropolitane coreane, dove li sfidano ad un gioco per bambini: il ddakji. Chi vince ottiene centomila won, la moneta coreana. Chi perde, se non ha soldi, viene schiaffeggiato. Da lì i giocatori vengono invitati ad un gioco misterioso e quelli che accettano si ritrovano su un’isola all’apparenza disabitata, in una grande sala comune, dove dormono tutti insieme e sono circondati da guardie mascherate, con tute rosa e i volti coperti da simboli: il cerchio, il triangolo, il quadrato, che designa il grado di coordinatori. Il gioco è supervisionato dal front man. Chi perde, durante o dopo ogni partita viene ucciso dalle guardie, che però fanno attenzione a lasciare in vita i giocatori per il tempo necessario a prelevare i loro organi.

L’attore Lee Jung-jae, che interpreta il giocatore 456, Seong Gi-hun. Foto Ansa EPA/ALLISON DINNER

Nella prima serie era presente anche l’ideatore dei giochi. Immancabili poi i vip, che arrivano nelle puntate finali: ricchi annoiati in cerca di emozioni forti e di giocatori su cui scommettere come se fossero cavalli in un ippodromo. 

La seconda serie di Squid Game, uscita a dicembre 2024, aveva lasciato insoddisfatti i telespettatori: si interrompeva a metà della storia, completata finalmente dalla terza serie, lanciata il 27 giugno scorso. I protagonisti principali presenti anche nelle edizioni precedenti sono Seong Gi-hun (Lee Jung-jae), giocatore numero 456, vincitore della prima serie e capo di una rivolta fallita contro le guardie nella seconda serie; il front man (giocatore 001 della seconda serie, interpretato da Lee Byung-hun), il detective Hwang Jun-ho (Wi Ha-joon), fratello del front man, che cerca di ritrovarlo con un gruppo di investigatori.

L’attrice di Squid Game, Kang Ae-sim, che interpreta il ruolo di una madre che è nel gioco insieme al figlio. Foto Ansa EPA/ALLISON DINNER

A loro si uniscono altri personaggi di spicco: una mamma con il figlio, una ragazza incinta e il suo ex ragazzo, padre della bambina che ha in grembo, una donna trans, un anziano con un debito di 10 miliardi di won, la sciamana truffatrice, una fuoriuscita dalla Corea del Nord in cerca della figlia, che cerca di salvare il padre di una bambina malata… I giochi sono quelli della tradizione coreana e dopo ogni partita i sopravvissuti votano per decidere se continuare o interrompere le gare e tornare a casa, dividendosi il montepremi.

L’attrice Park Gyu-young, che in Squid Game interpreta la guardia 011. Foto Ansa EPA/HAN MYUNG-GU

Attenzione spoiler!

Nonostante sia un successo planetario, molto coinvolgente ed appassionante, anche questa serie si segue talvolta con difficoltà. Le parti in cui non si gioca sono lente e meno appassionanti. Quando, invece, iniziano le partite, si seguono con attenzione e partecipazione, rabbrividendo ad ogni nuovo livello di violenza raggiunto. Una ragazza si sacrifica per le amiche, una madre uccide il figlio per salvare due vite, una ragazza partorisce e, quando muore, alla neonata viene affibbiato il ruolo di giocatrice che era stato della mamma nelle partite successive…

L’attore Wi Ha-joon che in Squid Game interpreta il detective il detective Hwang Jun-ho. Foto Ansa EPA/HAN MYUNG-GU

Nell’ultimo gioco si ritrovano a sfidarsi Gi-hun, a cui la ragazza aveva affidato la sua bambina prima di morire; quest’ultima e il papà della piccola. Pur di salvare la bambina, Gi-hun decide di sacrificarsi, gridando al front man e ai vip che scommettono sui giocatori: «Noi non siamo cavalli, siamo esseri umani».

Nelle ultime scene, il detective Jun-ho scopre che gli è stata affidata la bambina, con il ricco montepremi vinto suo malgrado. Lei, che simbolicamente per tutte le puntate era stata mostrata con gli occhi chiusi, quasi in una forma di rifiuto di assistere alle brutture di quei giochi e della violenza umana, finalmente li apre, guardando con fiducia alla vita che l’aspetta. Gli effetti personali di Gi-hun vengono invece recapitati dal front man alla figlia del giocatore morto, negli Stati Uniti, insieme ai soldi che aveva.

Lee Byung-hun, in Squid Game interpreta il front man. Foto Ansa EPA/ALLISON DINNER

Ed è proprio mentre il front man va via, che si apre la strada ad una possibile quarta serie o ad una nuova serie, ma questa volta americana. Vediamo infatti una reclutatrice, interpretata da Cate Blanchett, che sfida a ddakji un barbone. Il gioco ricomincerà?

 

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