Sognando Halloween

La notte delle streghe fa il suo ingresso anche in redazione...
zucca
Oddio che paura! Provate e ditemi se non sarebbe così anche per voi. Mi son trovato in Piazza Duomo, era notte fonda, tornavo a casa, quando sono stato avvolto da un brusio di voci che sentivo avvicinarsi, sempre più intenso. La piazza però era deserta, anche le vetrate con i mosaici del Duomo erano spente. Soffiava un vento forte che spargeva tutt’intorno  pagine stampate. Cercavo di chinarmi per vedere di che si trattasse, ma appena facevo il gesto, il vento le portava da un’altra parte. 

 

Finalmente vidi all’angolo della Galleria Vittorio un lumicino minuto, mi avvicinai. Era una cosa indecifrabile, da lì uscivano le voci, i suoni. E i fogli che il vento poi  spargeva sulla piazza. Improvvisamente dalle guglie del Duomo iniziarono a comparire figure che si rincorrevano. Emettendo suoni sempre più comprensibili. Porsi l’orecchio e decifrai la voce di Michele, quella di Paolo e di Aurora. Parlavano di menabò. Poi arrivò un’altra sagoma esile ma ferma e decisa, era Chiara che parlava di pagine web, poi apparvero e scomparvero Daniele e Mario, discutevano di biennale, triennale, trittico e mosaici, Oreste con la calma ieratica, accomodò il suo pezzo, e come dal silenzio apparve, nel silenzio scomparve. Dalla galassia in scivolata precipitosissima giunse Giulio che prega “de scusallo pè er ritardo”. Inutile il tentativo di Domenico, la foto venne mossa. Per non parlare della cricca dei curatori delle rubriche: il loro gran baccano svegliò il Cardinale: l’Arcivescovado è posto proprio a lato del Duomo e ci accorgemmo d’aver  svegliato sua Eminenza dal fatto  che s’accese la luce nella sua camera da letto. Nel cuore della notte!

 

Raccapricciante scoprire che nella notte di Halloween la redazione di Città Nuova si trovi a Milano. E per di più tra le guglie del Duomo. Aurelio infatti arriccia il naso per quanto sta accadendo e approfitta per ricordare a tutti le diverse posizioni all’interno della Chiesa cattolica proprio riguardo a questa festa. Tra una guglia e l’altra si discute del taglio da dare al prossimo numero. Bisogna stare attenti: raccomanda Paolo, che rispetti chi la pensa come me e chi esattamente  il contrario. E capirai che barba. Nascosto nella penombra Vittorio che non ne può più lancia un sasso qua e uno là, per dire che è ora di smetterla! Cade il silenzio, e addirittura Michele russa quando Lauretta chiude con la sua fiaba. Finalmente sarà finita. E invece no! Chi ti appare? Chi mancava secondo voi? Marta a ricordare che bisognerebbe compiere uno sforzo, non perdere nessuno dei lettori, ma anzi far sì che molti altri possano leggere Città Nuova, il portale, le altre nostre riviste. A questo punto Michele svegliandosi di soprassalto, conferma: Città Nuova ha bisogno del sostegno di tutti. E in pigiama inizia a scrivere il nuovo editoriale. Domani il numero di novembre va in macchina e mancava solo il suo pezzo.

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