Un luogo di «pace, incontro, incontro, gioco, arte e crescita interculturale. Sempre nello spirito del nostro fondatore, san Daniele Comboni, profeta dell’Africa, che ci ha sempre invitato all’audacia nel cercare sempre nuove strade a favore del dialogo, della pace, dell’amore in Dio, della fratellanza e della sorellanza universali». È così che i comboniani di Castel Volturno (Caserta) definiscono il nuovo centro comunitario intitolato al proprio fondatore, che sarà inaugurato venerdì 14 novembre appunto nel casertano. Se si dice spesso che non bisogna dimenticare che anche l’Italia è terra di missione, nella misura in cui non mancano i luoghi e i contesti in cui spendersi per portare l’annuncio evangelico insieme ad un contributo concreto sotto il profilo sociale, questa inaugurazione può essere letta come un passo importante in questo senso.
Un passo compiuto dai comboniani in primo luogo, insieme all’associazione Black&White onlus nata su loro impulso, ma anche da altre realtà del mondo associativo e istituzionale che con la loro collaborazione hanno reso possibile l’apertura del centro. Tra questi ci sono anche alcuni appartenenti al locale gruppo di Umanità Nuova, parte del più vasto Movimento dei Focolari; che hanno messo a disposizione in modo del tutto volontario la propria professionalità per concretizzare questo progetto, che prevede ampi spazi a fini sportivi, culturali e ricreativi.

L’architetto Marcello Miraglia, che ha progettato il nuovo Centro Comboni di Castel Volturno (Caserta)
«Siamo entrati in contatto con i comboniani di Castel Volturno, e in particolare con padre Daniele Moschetti, circa tre anni fa − racconta l’architetto Marcello Miraglia −. Ci siamo così messi a disposizione, ognuno con la propria professionalità e il proprio ruolo, per dare una mano. Anche il Comune ha dimostrato il proprio interessamento: nel 2024 ha infatti concesso una deroga al piano regolatore, dato che si trattava di un’area non edificabile, a motivo del pubblico interesse di ciò che stavamo andando a costruire».
Miraglia è appunto architetto, e si è quindi occupato del progetto del nuovo centro: «Ho ideato una tribuna bifacciale − spiega − che mi è anche inaspettatamente valsa l’attenzione dell’azienda che produce il software che ho utilizzato per progettare, che l’ha pubblicata sulla propria rivista. L’iter comunque è stato lungo e complesso, ed è stato possibile fare tutto anche grazie ad altri, dai commercialisti agli esperti legali, fino ai sindaci, che si sono messi a disposizione. Non da ultimo è stato importante il rapporto con i vicini di questo nuovo centro».
Miraglia tiene infatti a sottolineare il valore sociale di un punto d’incontro come questo nella realtà di Castel Volturno: «Parliamo di un contesto a forte presenza di immigrati, abusivismo diffuso, e in cui esistono di conseguenza diverse situazioni di degrado urbano e di disagio sociale − osserva −. I comboniani hanno scelto con coraggio di operare qui, avviando tra le altre cose un doposcuola per bambini e ragazzi e corsi di italiano per immigrati. Io, come del resto gli altri volontari, abbiamo quindi sentito forte la spinta a donare il nostro tempo e le nostre professionalità per questo progetto, che diventerà parte integrante della loro attività missionaria».
L’inaugurazione del centro comunitario polifunzionale San Daniele Comboni si terrà venerdì 14 novembre alle 9.30, con il benvenuto e il taglio del nastro. Alle ore 10 è previsto l’intervento delle autorità religiose e civili − tra cui vescovi e il sindaco − e l’esibizione della banda dell’Istituto Comprensivo Villaggio Coppola e delle majorette dell’Istituto Comprensivo Garibaldi. Seguiranno la “Parata di Pulcinella” del Teatro Bertolt Brecht di Formia, partite di basket, calcetto e altri sport, fino ad un buffet finale previsto per le ore 13. Il centro si trova in viale Po, 11 a Castel Volturno. Per informazioni telefonare al 345 8710005 o scrivere a danielemoschetti15@gmail.com