La serata delle cover e dei duetti, voluta da Bonolis nel Sanremo 2005 ma per come la conosciamo ora pensata proprio da Carlo Conti 10 anni fa, è ormai la più chiaccherata del Festival, un bulimico susseguirsi di artisti che per la prima volta quest’anno potevano anche gareggiare insieme, cosa che alcuni hanno scelto di fare, riducendo così le esibizioni da 29 a 26.
Il periodo è proprio quello delle pagelle del primo quadrimestre e chi siamo noi per non consegnarvi le pagelle tecniche e semiserie di un’addetta ai lavori?
Preparatevi perché la serata inizia malissimo, con una lunga serie di insufficienze.
Rose Villain con Chiello (chi?) cantano Battisti e si inizia a piangere ma non di gioia: voto 2
Modà e Renga quota belato e urlatori, a Renga balla la voce, si sente che non avevano neanche provato e non si ricordavano chi dovesse cantare cosa, voto 5 per la carriera che sarebbe anche il caso di capire quando interrompere.
Clara e i 3 del Volo che armonizzano male e duettano uno alla volta con lei, sono in 4 sul palco ma fanno al massimo una seconda voce, bello l’arrangiamento ma dovevano proprio farlo cantare a quei 3? voto 4 per il numero dei partecipanti
Tony Effe e Noemi, lui parla, lei si scartavetra le corde, ma soprattutto è maleducazione parlare sull’orchestra e ringraziare mentre il brano suona ancora, do 5 a Noemi e 1 a lui, media voto 3
Francesca Michielin e Rkomi, lei suona, lui allarga tutte le vocali, compitino buono, ad ora i migliori, il che è tutto un dire, voto 6
Lucio Corsi e Topo Gigio e da qui la serata cambia decisamente il suo corso, l’eleganza, la leggiadria e l’intelligenza di far cantare al topolino più nazional popolare che ci sia, un brano di Modugno, colui che diede per la prima volta la sua voce al topo. Voto 10 e lode
Serena Brancale, artista poliedrica e riconosciuta e amata nella scena jazz e fusion italiano e internazionale da artisti come Quincy Jones, porta con sé Alessandra Amoroso che urla meno del previsto e finalmente si fa musica, voto 10 su tutta la linea
Irama e Arisa, che dite se facciamo cambio teniamo lei e mandiamo a casa lui? Voto 7
Gaia e l’attesissimo Toquinho, una star del panorama musicale mondiale, 10 con lode solo per aver pensato di invitarlo, voto esibizione 9
The Kolors e Sal da Vinci, Stash ha la capacità di far ballare su tutto, praticamente il più grande ispiratore dei trend tiktok, ma questa canzone è una noia mortale e l’arrangiamento non la tira su, voto 6
Marcella Bella e Twins Violin, così tanto “tosta, forte, indipendente” da non dare spazio ad altri oltre che a se stessa, se la vuole cantare tutta da sola e fa male, voto 5
Rocco Hunt e Clementino, forse IL vero omaggio della serata, con un Pino Daniele che canta con loro dal ledwall, ci hanno fatto commuovere, se solo avessimo capito cosa dicevano… voto 7 e mezzo
Francesco Gabbani e Francesco Tricarico, con una canzone che sembra una filastrocca ma che racconta di un dolore struggente che segna la vita, la quota bambini funziona sempre (Mr Rain docet) voto 8
Giorgia e Annalisa, aspettative altissime per due delle artiste con maggior competenze tecniche vocali (spoiler hanno vinto loro) bravissime indubbiamente ma personalmente non hanno mosso nessun tipo di emozione, uno spettacolo di agilità sì, bravissime, ma cantare insieme è altra cosa, non è una gara! Voto 8
Cristicchi e Amara, coppia nella vita e nel lavoro, non era una novità questo brano per loro perché lo portano così anche in concerto, quindi sono rodati e sanno cosa voglia dire usare i propri strumenti per rendere omaggio a un artista. Ci sono riusciti, voto 10
Sarah Toscano troppo giovane e inesperta per quel palco e la paga tutta come è stato per vari amici di Maria che sono stati meteore e sono finiti nel dimenticatoio, voto 4
Coma Cose si confermano geni indiscussi del marketing e portano Johson Righeira a cantare “Sanremo sta finendo”, voto 9
Joan Thiele e Frah Quintale, siamo quasi destabilizzati, dopo gli anni disco dance di Amadeus, nell’assistere a cotanta eleganza tutta in una stessa serata con questa nuova ondata giovane di cantautoria italiana, voto 8 e mezzo
Olly con Goran Bregovic e quintali di autotune, uno dei favoriti del festival ha smontato e reso caciara una canzone iconica come “Il pescatore” di De Andrè, voto 5
Elodie e Achille Lauro in mise post serata, trucco sfatto e vestaglia da camera data l’ora probabilmente, con una romanità ostentata e un cantare biascicato che non rende omaggio alla tradizione culturale capitolina, per di più stonati, voto 4
Massimo Ranieri con occhio bionico e i Neri per Caso, finalmente si armonizza con classe e si dà uno schiaffo morale ai cantanti da autotune (che per la cronaca stava bene solo a Cher, che mai ne ha abusato) voto 10
Willie Peyote con la voce eccellente di Ditonellapiaga e l’afonia di Tiromancino, bravi nonostante qualche imprecisione, per inciso viva i cantautori che si scrivono le canzoni da soli e non cercano altre 8 persone con cui dividere i punti Siae, voto 7 e mezzo
Brunori Sas, Sinigallia e Dimartino (senza Colapesce) più che un omaggio a Dalla sembrava il gruppo cover alla sagra della porchetta messo su all’ultimo, grazie ma no grazie direbbe Willie Peyote, voto 5
Fedez con Marco Masini, la domanda qui è: perché un interprete con la voce tanto potente e struggente come Masini è messo ai margini della produzione musicale italiana? Si è detto tanto di questo duetto prima di sentirlo, sono state tagliate le parti discutibili della vecchia versione e al netto della dedica di Fedez alla sua ex, l’interpretazione funziona e arriva alla pancia e al cuore, voto 9
Bresh con Cristiano De Andrè, Bresh con Cristiano De Andrè, Bresh con Cristiano De Andrè, tranquilli non è un errore, hanno cantato davvero 3 volte per vari problemi tecnici, non ne potevamo più è vero, ma sentire la voce di De Andrè figlio che assomiglia incredibilmente a quella del padre è da brividi, voto 8
Shablo, Guè, Joshua, Tormento e Neffa, quando li hai pronunciati tutti è già finita la canzone, quota rap italiano anni 90, quasi un refuso dei festival di Amadeus, un rap elegante a cui le nostre orecchie non sono più abituate, mi riabituerei volentieri, voto 7 e mezzo
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