Se in casa arrivano gatti, furetti, conigli e cavie

E se invece di un cagnolino scegliamo di adottare un "animale non convenzionale"? Cosa fanno i furetti? Posso coccolare un coniglietto? Un approfondimento
gatti

Abbiamo visto quali sono i primi passi da compiere per "adottare" un cagnolino, ma se nella nostra casa arrivasse un altro cucciolo?

Se si tratta di un gatto, il periodo giusto per accoglierlo in casa è dai due mesi. A quest’epoca la mamma ha già trasferito ai piccoli la sua immunità ed impartito alcune regole che renderanno il rapporto con l’uomo il più equilibrato possibile. Il gatto, infatti, non è un piccolo cane, bensì una specie animale diversa, con abitudini e comportamenti tipici: è un predatore carnivoro notturno dall’indole piuttosto libera e fiera. Nonostante ciò il gatto sa coinvolgere il proprio padrone nel gioco, ama arrampicarsi e nascondersi, è attratto da tutto ciò che si muove o rotola, preferisce dormire (soprattutto di giorno) su postazioni alte. Se si desidera la compagnia di un gattino, si consiglia di provvedere quanto prima a curare quello che è definito l’arricchimento ambientale per distrarre il nostro piccolo amico ed evitare che lo stesso si accanisca contro tende, divani, porte o altro a cui teniamo particolarmente. Anche il gatto ha bisogno di profilassi vaccinale per alcune malattie: rinotracheite infettiva, panleucopenia, infezione da calicivirus, polmonite felina da chlamydia e leucemia infettiva. Tra le malattie trasmesse all’uomo bisogna fare particolare attenzione alle micosi.

Da qualche tempo tra gli animali da compagnia si preferiscono anche alcuni animali non convenzionali tra cui il furetto, il coniglio e la cavia. Si tratta di animali di piccole dimensioni che spesso  trascorrono parte della giornata rintanati nelle loro gabbie, caratteristiche, queste, che inducono spesso i proprietari a sceglierli in alternativa al cane. Bisogna però considerare che hanno bisogno anche di essere lasciati liberi di giocare in spazi piuttosto ampi (una stanza), ovviamente resi sicuri e adattati alle loro esigenze di gioco e alla loro innata curiosità (arricchimento ambientale). Se rispettati nelle loro esigenze e nella loro natura sono capaci di stabilire col proprio padrone un rapporto intenso.

Il furetto è un simpatico animale selvatico dall’odore pungente, particolarmente dinamico. Si tratta di un predatore notturno che dorme molto di giorno in una accogliente e riparata tana. Di solito i furetti vengono venduti già privati delle ghiandole poste al lato dell’ano responsabili del loro caratteristico odore, ma se questo dovesse persistere è consigliata la castrazione o la sterilizzazione, entrambe oggi sostituite da impianti ormonali sottocutanei, che inducono infertilità temporanea. Si ricorre a questi anche e soprattutto nelle femmine che non vengono accoppiate per evitare i danni a carico del midollo osseo indotti dagli estrogeni. Il furetto viene vaccinato contro cimurro, leptospirosi e rabbia.

Anche il coniglio può essere un simpatico animale da compagnia. Nonostante spesso lo si veda in gabbia, se lasciato libero di socializzare è capace di affetto ed integrazione nel suo gruppo familiare. Il coniglio è un animale abitudinario, pauroso e facilmente soggetto a stress, che va manipolato con dolcezza ed avvicinato evitando movimenti bruschi e dall’alto. Quando un coniglio batte forte a terra le zampe posteriori è indice di irritazione, mentre una posizione raccolta con gli arti sotto di sé, indica paura. Conoscere i segni del corpo aiuta ad instaurare un sano rapporto con il proprio animale, interazione che deve cominciare entro i primi tre mesi per garantirgli una corretta socializzazione. Il coniglio va vaccinato contro la mixomatosi e la malattia emorragica virale.

Un altro animale da compagnia è la cavia, un piccolo roditore, erbivoro stretto, dall’indole docile e curiosa. Come per il coniglio anche le cavie sono animali crepuscolari. Caratteristiche tipiche della cavia sono: la necessità di integrare l’alimentazione con vitamina C a causa di una carenza enzimatica e la necessità di far accoppiare le femmine entro i 7 mesi di età, perché dopo tale periodo il bacino si ossifica rendendo impossibile il parto naturale. Per tale animale non esiste la prevenzione vaccinale, sono quindi consigliabili visite veterinarie accurate almeno due volte l’anno e l’acquisto solo di soggetti con almeno due mesi di vita senza segni di diarrea o di problemi respiratori. Particolare cura va riservata sia alla lettiera sia all’alimentazione del furetto, del coniglio e delle cavie.

Per tutti gli animali finora trattati sono consigliati esami delle feci e trattamenti antiparassitari periodici.

a cura di dr. Letizia D'Avino – Centro medico veterinario "Zoe", via Aldo Moro 75, Somma Vesuviana, Napoli

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