Scarpe: piacere e dolore

Scarpe in mostra a Londra

Le hanno indossate la regina Vittoria, Marylin Monroe, Sarah Jessica Parker e Lady Gaga e molte altre ancora, sono le 200 scarpe selezionate per la mostra “Shoes: Pleasure and Pain – Scarpe: piacere e dolore”, al Victoria & Albert Museum di Londra fino al 31 gennaio 2016. Un percorso storico-tematico che inizia duemila anni fa e che tocca tutte le regioni del mondo mettendo in risalto le fantastiche creazioni di Manolo Blahnik, Christian Louboutin, Jimmy Choo e Prada.

«È un piacere portarle, ma è anche un piacere toglierle», sono le scarpe con il tacco, simbolo di femminilità, di seduzione, di status sociale, slanciano e rendono un abito elegante ma per chi non è abituato diventano un vero e proprio oggetto di tortura. Ogni donna ne ha o ne ha avuto un paio, anche solo perché se ne è innamorata guardando una vetrina, ne hanno parlato film e cartoni, indimenticabile la scarpetta di Cenerentola, simbolo di bellezza e amore.

Così Londra decide di dedicargli una mostra. Il perché di tanto successo ce lo spiega la curatrice della mostra Helen Personn: «Le scarpe sono uno degli aspetti più rivelatori della moda. Belle, vere e proprie sculture, sono potenti indicatori del genere, dello status, dell’identità, del gusto. Scegliamo le scarpe per proiettare l’immagine che desideriamo». E per raccontare un mondo così vasto sono state selezionate ben 200 scarpe, dividendo lo spazio in due grandi sezioni. Il piano terra è illuminato da una luce soffusa e intima, nelle vetrine troviamo esposte creazioni contemporanee e storiche, si passa infatti dalla scarpetta indiana con diamanti, smeraldi e rubini al sandalo decorato in foglia d'oro originario dell'antico Egitto, fino al più elaborato modello di design contemporaneo. Qui non c’è spazio per la comodità, ciò che conta è l’immagine. Tra le icone che si trovano immancabili sono le ‘platform’ blu che Vivienne Westwood creò per Naomi Campbell nel 1993.

Tutto cambia con il passaggio alla seconda sezione, dedicata al processo di creazione e distribuzione, così dalla complessità di una costruzione di Manolo si passa alle grandi imitazioni, ma anche alle scarpe del futuro come quella dell’archistar Zaha Hadid, che espone una scarpa dal tacco virtuale invisibile di 16 cm. Eleganza e comodità, tradizione e futuro, questa volta a guidarci passo dopo passo nel mondo della moda sono proprio le scarpe.

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