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Russia e Mali firmano accordi di cooperazione

di Armand Djoualeu

- Fonte: Città Nuova

Nell’ambito del rafforzamento della cooperazione bilaterale tra Mali e Russia, il 23 giugno i due Paesi hanno firmato a Mosca tre accordi che riguardano il commercio, l’energia e la scienza, nonché le relazioni politiche, diplomatiche e di sicurezza.

Il presidente russo Vladimir Putin e il presidente ad interim della Repubblica del Mali, Assimi Goita, durante il loro incontro al Cremlino di Mosca, Russia, 23 giugno 2025. Foto: EPA/PAVEL BEDNYAKOV / POOL via Ansa

Oggi, diversi Paesi africani si rivolgono per affari e sicurezza a Cina, Russia, India, Turchia e altri. Lo stesso vale per gli stati della nuova (2024) Alleanza degli Stati del Sahel (Aes), di cui fanno parte Mali, Niger e Burkina Faso, che, dopo aver espulso i francesi e abbandonato la Comunità economica degli stati dell’Africa occidentale (Ecowas), hanno scelto le armi e il supporto russi nella dura lotta contro i gruppi armati jihadisti che affliggono il Sahel.

Mali e Russia, in particolare, hanno firmato il 23 giugno a Mosca tre accordi di cooperazione, alla presenza del presidente della transizione maliana, il generale Assimi Goïta, e del presidente russo Vladimir Putin. Il primo accordo riguarda la creazione di una Commissione intergovernativa russo-maliana per la cooperazione commerciale, economica, scientifica e tecnica, come ha spiegato la presidenza maliana in un comunicato stampa. Il secondo documento tra le due parti riguarda una bozza di accordo per l’accesso all’energia atomica a fini civili, in partnership con il colosso pubblico russo Rosatom. Il terzo accordo apre la strada a una maggiore cooperazione nel campo della sicurezza, in particolare nella lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata, alla non ingerenza e alla solidarietà nei consessi internazionali.

Tuttavia, il protocollo di cooperazione nel settore dell’energia nucleare rappresenta uno degli aspetti più delicati e strategici del partenariato.

Il Mali, da tempo alle prese con significative interruzioni di corrente e instabilità energetica, si unisce ora ai Paesi che sono alla ricerca di soluzioni sostenibili, puntando sul nucleare civile. L’Egitto ha già avviato con il supporto della Russia la costruzione della sua prima centrale nucleare, mentre Ghana, Nigeria e Kenya stanno intensificando le iniziative in questa direzione.

L’accordo sul nucleare mira a gettare le basi per un trasferimento di know-how, nell’ambito di una cooperazione tecnica e industriale. Si tratta di un ulteriore passo verso la realizzazione di un progetto di centrale nucleare a bassa potenza, di progettazione russa. Questo tipo di infrastruttura compatta e modulare è destinato a fornire energia soprattutto alle aree isolate e a garantire il fabbisogno elettrico delle regioni minerarie.

Secondo Rosatom, questo accordo copre vari ambiti, tra cui l’assistenza nella creazione di infrastrutture nucleari, la sicurezza nucleare e radiologica, la produzione di radioisotopi, la medicina nucleare e la formazione di specialisti maliani del settore. «Rafforzando l’autonomia energetica del Paese e riducendo la sua dipendenza da costose importazioni, questo accordo contribuirà in modo significativo allo sviluppo industriale e alla sovranità energetica nazionale», ha dichiarato la presidenza maliana. In generale, gli accordi puntano a rafforzare principalmente la sovranità e l’autonomia del Mali nei settori chiave dello sviluppo, dell’energia e della sicurezza.

«Abbiamo ora prospettive interessanti in diversi settori, tra cui lo sfruttamento delle risorse naturali, l’energia, la logistica e la cooperazione umanitaria. La visita ufficiale del presidente Goïta segna una tappa importante nello sviluppo del nostro partenariato strategico», ha dichiarato il presidente Putin. 

Le relazioni tra i due Paesi si sono sviluppate principalmente nel settore della sicurezza, prima di estendersi all’energia e ai trasporti. Dal 2021, dopo l’ennesimo colpo di stato militare in Mali, la Russia ha intensificato le forniture all’esercito maliano per assisterlo nella lotta contro i jihadisti, in un contesto di sicurezza molto fragile. Tuttavia, esistono anche legami storici tra i due Paesi, con una comunità russa presente in Mali e legami nel campo dell’istruzione. Ricordiamo che il debito del Mali nei confronti della Russia è stato completamente cancellato da Mosca nel 2003.

Dal lato maliano, le sfide tecniche, finanziarie e ambientali sono numerose. Ma l’impegno e gli sforzi compiuti dalle autorità del Paese negli ultimi anni mostrano l’avvio di un deciso cambio di narrazione rispetto al passato.

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