Il numero di Città Nuova di Agosto 2025 è dedicato a una delle più autentiche forme di prossimità umana: il volontariato ospedaliero. Nella sezione L’Inchiesta, Chiara Andreola ci guida in un viaggio profondo tra storie di cura, empatia e condivisione che resistono al tempo e alle difficoltà. L’articolo racconta la nascita dell’Avo e l’impegno di migliaia di volontari che ogni giorno offrono ascolto, informazioni e sollievo nei reparti. Non si tratta solo di compagnia, ma di un accompagnamento concreto nei momenti più fragili della vita. Dalle corsie pediatriche, dove la creatività incontra la delicatezza dell’infanzia, alle esperienze personali che testimoniano quanto anche un piccolo gesto possa fare la differenza, l’inchiesta illumina una rete di bene silenzioso. Il racconto si apre alla voce dei protagonisti, come il presidente di Federavo Francesco Colombo, e affronta anche le sfide logistiche e culturali di un volontariato che va oltre l’ospedale, con iniziative di supporto psicologico e assistenza a lungo termine. È un invito a riconoscere, valorizzare e, perché no, a unirsi a queste realtà, capaci di custodire vite e storie. Una prospettiva che interroga e arricchisce l’intera società, e che fa del numero di città nuova Agosto 2025 un punto di riferimento per riflettere sulla solidarietà e sull’umanità condivisa.
Nell’editoriale Accendere l’immaginazione dal titolo Condividere il dolore, il direttore Giulio Meazzini racconta, con delicatezza e profondità, il contrasto tra mondi distanti ma coesistenti: il dolore vissuto da chi soffre e la leggerezza ostentata da una società che spesso lo ignora.
Nel cuore della sezione “L’Intervista”, Michele Genisio dialoga con Rosanna Tabasso, nuova presidente del Sermig. Emergono riflessioni sul passaggio generazionale e sull’importanza della pace, della comunità e dell’unità carismatica. Tabasso racconta la sua storia vocazionale e la trasformazione dell’Arsenale della Pace in un simbolo concreto di speranza. La sezione “Storie” si apre con il racconto, firmato da Bruno Cantamessa, della lunga e appassionante vicenda dei Vivai Milone: un’impresa agricola calabrese a conduzione familiare giunta alla quarta generazione. Tra innovazione, sostenibilità e radicamento nel territorio, l’articolo mostra come sia possibile fare impresa etica senza abbandonare la propria terra.
In “Persona, famiglia e benessere”, Sara Fornaro approfondisce il tema della sicurezza alimentare in famiglia, concentrandosi sui cibi pericolosi per la salute dei bambini. Con rigore scientifico e linguaggio accessibile, l’autrice guida i lettori a una maggiore consapevolezza su ciò che mettiamo nel piatto.
Nella sezione “Italia”, Carlo Cefaloni denuncia la “follia” di affidare la sicurezza nazionale all’arma atomica, invitando a una profonda riflessione su modelli di difesa realmente umani. L’articolo combina analisi geopolitica e urgenza morale, in un momento storico segnato da nuovi venti di guerra. All’interno della sezione “Mondo”, Cristina Montoya indaga il tema dell’alimentazione sostenibile e dell’accesso al cibo, mettendo in luce le disuguaglianze globali e le buone pratiche in atto per garantire cibo sano e sufficiente per tutti. Un reportage attuale e necessario, che interroga la nostra coscienza di cittadini del mondo.
Chiude il numero, nella sezione “Radar”, un intenso reportage di Paolo Crepaz dal titolo Se i ghiacciai muoiono, che affronta il dramma del cambiamento climatico attraverso l’osservazione diretta dei ghiacciai in ritirata. Il reportage è un grido d’allarme, ma anche una chiamata all’azione individuale e collettiva.
Il numero di città nuova Agosto 2025 offre spunti concreti, testimonianze vive e riflessioni profonde per costruire insieme una società più attenta, giusta e solidale. Non resta che leggerlo, e lasciarsi interrogare.