Il numero di Città Nuova di gennaio 2025 è dedicato a una riflessione globale sullo scenario internazionale, indagando i conflitti, le crisi ambientali, le dinamiche geopolitiche e le narrazioni mediatiche dal punto di vista delle altre aree del mondo. Nella sezione L’Inchiesta, Sara Fornaro, Bruno Cantamessa e Michele Zanzucchi ci accompagnano in un’indagine che mette in discussione la prospettiva occidentale dominante, mostrando le tensioni tra Nord e Sud del pianeta e le ragioni degli attori globali che spesso non trovano spazio nei nostri media. Si esplorano il peso crescente dei Brics, il doppio standard nei diritti umani, le nuove alleanze strategiche e la visione russa post-imperiale. Il messaggio è chiaro: serve un’informazione più equa, serve ascolto, serve sguardo multiplo. L’inchiesta si chiude con un appello al discernimento, alla collaborazione e al dialogo tra le democrazie, per non lasciare che siano i nuovi autocrati a fissare le regole del mondo.
Nell’editoriale Accendere l’immaginazione dal titolo “Persone-mondo”, il direttore Giulio Meazzini denuncia l’alleanza globale dei dittatori e la sfida epocale tra la civiltà dell’amore e l’inciviltà degli egoismi. Un invito all’azione, alla partecipazione e alla speranza, per rispondere con responsabilità alla deriva autoritaria e cinica del nostro tempo.
L’intervista a Massimo Fusarelli, curata da Carlo Cefaloni, ci porta nel cuore della missione francescana di oggi. Attraverso il racconto di esperienze concrete – dalla periferia romana alle missioni internazionali – il ministro generale dei frati minori indica la via del dialogo, della prossimità, della profezia incarnata, superando le frontiere e coltivando un senso radicale di fraternità. La storia principale è quella di Liliane Mugombozi, che racconta il rapimento di padre Peter Afoukeze in Camerun. Una testimonianza drammatica e commovente su come l’educazione alla pace, vissuta nella propria vocazione, può trasformare il dolore in occasione di fraternità. Un percorso che lega perdono, fede e responsabilità sociale.
L’articolo di Sara Fornaro nella sezione “Persona, famiglia e benessere” riflette sul rapporto tra adolescenti e violenza di genere, con dati allarmanti ma anche segnali di cambiamento. La cultura del consenso, l’educazione affettiva e il dialogo intergenerazionale sono strumenti fondamentali per costruire relazioni sane e consapevoli.
In “Italia”, Carlo Cefaloni intervista il filosofo Massimo Borghesi sul rapporto tra cattolici e politica nell’epoca di Trump. Una riflessione acuta sullo scollamento tra fede e democrazia, tra valori evangelici e populismi identitari, con implicazioni anche per l’Europa e l’Italia. Nella sezione “Mondo”, Ravindra Chheda analizza le tensioni geopolitiche tra India e Cina, i conflitti “a pezzi” e le contraddizioni ecologiche del continente asiatico. Uno scenario complesso che chiede una nuova governance globale, capace di ascoltare le esigenze dei popoli.
Infine, nella sezione “Radar”, Michele Zanzucchi firma un suggestivo reportage dalle isole Svalbard, tra ghiacci e solitudine. Un affresco poetico ma lucido sui luoghi estremi del pianeta, dove si tocca con mano la fragilità della natura e dell’essere umano, e dove risuona il grido della Terra che chiede cura e responsabilità.
Un numero ricco, plurale e coraggioso. Città Nuova offre strumenti per capire il presente, per orientarsi nella complessità e per aprire varchi di speranza. Da leggere con attenzione, da condividere, da discutere. Buona lettura!