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Città Nuova - Febbraio 2025

Generazione 2025

Il numero di Città Nuova di febbraio 2025 riflette sulle speranze e le paure della Generazione Z, tra crisi e impegno. Contributi sull’ambiente, inclusione sociale, equità e dialogo interreligioso arricchiscono il mensile, offrendo spunti vivi e attuali su futuro, società e fede.

Il numero di Città Nuova di febbraio 2025 è dedicato a una profonda riflessione sulle paure e le speranze delle nuove generazioni, affrontata nella sezione L’Inchiesta a cura di Flavia Cecchini. Attraverso dati, storie, esperienze e interviste, si analizza la condizione esistenziale della Generazione Z tra ansia climatica, precarietà lavorativa, migrazioni e desiderio di felicità. Giovani che fuggono da un presente incerto ma che cercano anche modi creativi e impegnati per ricostruire il futuro, come nel caso del Consiglio comunale dei giovani o delle community nate da eventi internazionali. Le loro domande — «che mondo voglio costruire?» — diventano il cuore pulsante dell’indagine. Il linguaggio è autentico, fresco, vicino alle loro voci. Un’inchiesta non rassegnata, ma che invita all’ascolto e all’azione. Un tema forte e urgente, che rende il numero di Città Nuova di febbraio 2025 un documento vivo della nostra epoca.

Nell’editoriale Accendere l’immaginazione dal titolo “Giocarsi la vita”, il direttore Giulio Meazzini riflette sul bisogno di speranza delle giovani generazioni, offrendo un invito a mettersi al loro fianco, senza imporre soluzioni ma offrendo ascolto e fiducia. Una chiamata a continuare a “giocare”, anche nelle difficoltà del presente.

L’intervista a Simona Segoloni Ruta, condotta da Giulio Meazzini, propone uno sguardo lucido e appassionato su maschile e femminile nella Chiesa e nella società. La teologa racconta la sua esperienza tra fede, maternità, accademia e impegno per relazioni paritarie. Un dialogo profondo sul potere, la vulnerabilità e la costruzione di un mondo che rispetti ogni vita. La storia principale, raccontata da Ilaria Pedrini, ci porta a Folgaria, dove Maria, oggi novantenne, ha accolto e cresciuto Raffaella, bambina con grave disabilità. Un racconto di dedizione, tenacia e amore che dura da oltre cinquant’anni e testimonia quanto una vita possa essere dono per tante altre.

Nel contributo della sezione “Persona, famiglia e benessere”, Sara Fornaro affronta il tema dei reati online commessi dai minori. Attraverso dati, storie vere e interventi degli esperti, emerge la necessità di educare i giovani alla consapevolezza digitale, con il sostegno degli adulti e delle istituzioni.

Per la sezione “Italia”, Carlo Cefaloni analizza la crisi del gruppo Stellantis, con particolare attenzione alla situazione industriale italiana. Il pezzo evidenzia la mancanza di una vera politica industriale e le conseguenze sociali per i lavoratori e l’intera filiera dell’auto. Mentre nella sezione “Mondo”, Daniela Bignone riflette sullo stato attuale dei conflitti globali: 56 guerre attive, record di morti dal 1945. L’articolo lancia un forte appello alla responsabilità della società civile e delle istituzioni per costruire una pace concreta e non rassegnata.

Infine, la sezione “Radar” si chiude con il reportage di Alain Budre dedicato a Notre-Dame de Paris e alle cattedrali d’Europa. Un viaggio visivo e spirituale tra arte, storia e rinascita. Uno sguardo alla bellezza che resiste nel tempo e rilancia il senso del sacro nella nostra cultura.

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