Camilla Mancini è la figlia dell’ex giocatore ed ex allenatore della nazionale italiana Roberto Mancini. A causa di un problema che si era verificato durante il parto, ha un’asimmetria al viso provocata da una parziale paralisi facciale. Per questo motivo, quando era piccola, è stata per anni vittima dei bulli.
In un’intervista a Tv2000 Camilla ha spiegato: «Il bullismo è una piaga sociale. Lascia una cicatrice emotiva profondissima e ci sono ragazzi che ancora oggi si tolgono la vita per colpa dei bulli». “Vattene o ti faccio volare lo zaino”. “Se non mi passi i compiti, invio a tutti quella tua foto”. “Non puoi venire con noi: sei troppo brutta”.
In un video dell’Unicef contro il bullismo, Camilla ricorda che da bambina anche lei ha ascoltato e sofferto per frasi dure e pesanti come queste. Ma la sua storia personale le ha insegnato una cosa importante, che lei vuole dire alle bambine e ai bambini. «È importante condividere il dolore, anche se non è facile. Perché – spiega Camilla – attraverso la condivisione del dolore si può rinascere come è successo a me. Confidarsi con un insegnante, con un genitore, significa cominciare ad uscire da quella solitudine, perché quando il dolore è condiviso pesa di meno. Hai diritto ad essere ascoltato e aiutato. Fai un primo passo e scoprirai che non sei solo». Questo perché chiedere aiuto è un atto di coraggio, non di debolezza.
Dell’importanza di chiedere aiuto si parla nel giornalino Big Bambini in gamba di settembre e nell’inserto rivolto agli educatori, sostenuto dalla Fondazione Vincenzo Casillo, nel quale genitori, insegnanti, nonni… possono approfondire questa “life skills” con articoli di Ezio Aceti, psicologo dell’età evolutiva, Patrizia Bertoncello, insegnante e formatrice, Marina Zornada, dell’associazione Famiglie Nuove del Friuli Venezia Giulia.
Nel giornalino, i bambini scoprono con fumetti, giochi e curiosità, l’importanza del chiedere aiuto quando sono in difficoltà. L’unione fa la forza anche in natura: con il fenomeno della simbiosi mutualistica, per cui bufali e aironi collaborano per vivere meglio, come pure gamberi e murene, orchidee e funghi, struzzi e zebre… Nella storia vera si parla del concerto per la pace promosso dal maestro Riccardo Muti a Ravenna: tutti insieme, oltre 3mila coristi amatoriali e professionisti, hanno cantato insieme per chiedere la fine delle guerre.
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