Ricostruire con la partecipazione attiva della comunità

Riaperta la strada che da Norcia porta a Castelluccio, in una terra ferita dal sisma e dalla mancata ricostruzione. E mentre ad Accumoli la gente ha bloccato la Salaria chiedendo interventi urgenti, nel comune di San Benedetto rappresentanti istituzionali e politici, professionisti e cittadini, si sono confrontati sull'urgenza di una ricostruzione fraterna e intergenerazionale, nel corso di un convegno promosso dal Movimento politico per l'unità e dall'associazione Città per la fraternità

I guard-rail e i segnali stradali crollati, ma ancora visibili ai margini della strada con massi e detriti, danno l’idea del lavoro fatto per ripristinare la viabilità da Norcia a Castelluccio. Oltre 20 chilometri di curve tra le montagne squarciate, con molti tratti regolati dai semafori, che sabato 8 luglio sono stati restituiti al transito, in tempo per ammirare l’ultima fase della splendida fioritura delle lenticchie.

Riaperta dal sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, con il presidente della Provincia di Perugia e sindaco di Foligno, Nando Mismetti, la strada è stata subito percorsa da residenti e turisti, che hanno atteso ore pur di tornare su questi luoghi bellissimi, devastati dal sisma del 30 ottobre scorso.

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Certo, impressionano le montagne ingabbiate dalle reti, da cui continuano a fuoriuscire pietre, i guard-rail di legno, i resti di rifugi e agriturismi, i terrazzamenti per evitare frane. Ma arrivati oltre i 1.200 metri, non si può nascondere l’ammirazione per una terra sempre bellissima, un altopiano dove gli animali scorrazzano liberi e i turisti si accampano con le tende a poca distanza dalle roulotte di allevatori e contadini.

«Nelle case ormai non vive più nessuno», spiegano i soldati che presidiano Castelluccio, mentre cucinano una pentola di fagioli che profuma l’aria di buono. rifugio-distrutto-a-castelluccio-foto-di-sara-fornaroE se anche qualche viso fa capolino da una finestra, «è solo per recuperare qualche effetto personale». A Castelluccio infatti vivono solo i soccorritori e qualche proprietario che, pur di non lasciare il borgo, si è accampato con la roulotte, mentre fanno la spola con Norcia e le altre cittadine a valle qualche commerciante, che arriva col furgoncino per vendere prodotti tipici, e qualche ristoratore.

«Ieri sera abbiamo ricevuto l’autorizzazione alla riapertura, questa mattina, della strada che da Norcia conduce a Castelluccio. Un’autorizzazione che stavamo attendendo da mesi, sulla quale molta sfiducia si era generata. Un impegno che le istituzioni avevano assunto e che è stato rispettato con grandissima fatica e grande senso di responsabilità», ha affermato il sindaco Alemanno sabato mattina, intervenendo al convegno “Sisma, comunità e ricostruzione. Pensare alle attuali e future generazioni. Percorsi di cittadinanza e fraternità”, organizzato a Norcia dal Movimento politico per l’unità (Mppu) e dall’associazione Città per la fraternità.

«È una sfida importante quella che attende le istituzioni, che però – ha aggiunto Alemanno – devono imparare a lavorare insieme, e che costituiscono – in particolare le amministrazioni comunali – l’ultimo baluardo in cui i cittadini tentano di trovare almeno un barlume di fiducia per il futuro».

bosco-a-forma-di-italia-a-castelluccio-foto-di-sara-fornaroServe fiducia, sì, perché in tanti comuni sembra cambiato poco, rispetto alle prime fasi dell’emergenza, e per sottolinearlo − sempre sabato − alcuni abitanti di Accumoli hanno bloccato la Salaria per chiedere che cambi, finalmente, qualcosa. E proprio di una ricostruzione che tenga conto delle esigenze del territorio, delle comunità, presenti e future, e della bellezza di questi luoghi, si è discusso nelle tre sessioni del convegno di Norcia, che ha avuto il pregio di presentare diversi punti di vista – degli amministratori locali e nazionali, dei tecnici (architetti, ingegneri, esperti d’arte) e dei volontari, degli imprenditori e della società civile – per discutere, anche con un confronto acceso, delle strade migliori da percorrere affinché davvero la seconda fase dell’emergenza terremoto si realizzi.

cesare-borin-coordinatore-gruppo-emergenze-del-movimento-dei-focolari-nicola-alemanno-sindaco-di-norcia-teresa-mazzarulli-direttrice-adsu-chieti-pescaraCoordinata da Silvio Minnetti, presidente del Mppu Italia, questa giornata di approfondimento ha consentito di parlare dei modelli di ricostruzione utilizzati in altri terremoti, con l’architetto Stefano Giannetti e l’ingegnere Nando Lugli; di sottolineare l’importanza del coinvolgimento delle comunità locali, con Pasquale Boccia e Stefano Cardinali dell’associazione Città per la fraternità; di presentare il punto di vista degli amministratori locali. Sono infatti intervenuti i sindaci Alemanno di Norcia; Donatella Tesei di Montefalco, che ha coordinato la prima sessione dei lavori evidenziando l’importanza di attuare progetti condivisi con la gente; Guido Castelli di Ascoli Piceno,convegno-mppu-sulla-ricostruzione-post-terremoto-a-norcia che ha sottolineato l’importanza di lasciare da parte il modello, ritenuto ormai passato, di “ricostruire com’era e dov’era” un territorio distrutto per trovare le soluzioni migliori anche in termini di innovazione e sicurezza; l’assessore Antonella Nalli di Camerino, che oltre all’impegno amministrativo, ha portato la sua testimonianza di figlia che ha perso il padre, di madre di ragazzi che si ritrovano senza strutture dedicate, di donna che ha perso la casa e il luogo di lavoro; e Mario Nugnes, consigliere provinciale di Teramo, che ha evidenziato la partecipazione – nonostante il momento difficile – della gente alle tornate elettorali, per poter scegliere chi si occuperà del futuro del territorio.

Presenti anche monsignor Giampiero Ceccarelli, direttore dell’Ufficio per i Beni ecclesiastici dell’Archidiocesi Spoleto Norcia, in rappresentanza del vescovo Renato Boccardo; Raoul Paggetta, della Soprintendenza archeologica delle arti e del paesaggio, che ha sottolineato l’importanza dei beni artistici per l’intera comunità; la senatrice Valeria Cardinali, che ha parlato dell’importanza decisionale delle istituzioni, e il deputato Piergiorgio Carrescia, della commissione Lavori Pubblici della Camera.

Di una ricostruzione urgente hanno anche parlato anche la direttrice dell’Azienda per il diritto allo studio universitario Chieti Pescara, Teresa Mazzarulli, che ha illustrato i progetti messi in campo nei comuni terremotati con il contributo solidale di tanti giovani, e Cesare Borin, convegno-mppu-a-norcia-senatrice-valeria-cardinali-e-sindaco-donatella-teseicoordinatore del gruppo emergenze del Movimento dei Focolari, che ha presentato i vari interventi avviati grazie ai contributi di singoli e famiglie, soffermandosi in particolare sul progetto RImPRESA promosso dall’Aipec in collaborazione con l’Amu, coordinato da Stefania Nardelli, che consente di acquistare prodotti delle aree terremotate a costi ridotti grazie ai “gas”, gruppi di acquisto solidale.

Non sono mancate le testimonianze: di Eustachio Santochirico, operatore della Caritas ad Amatrice, e di Giovanni Perla, ingegnere di Castelluccio, che hanno parlato dell’impegno quotidiano di sostegno e vicinanza a popolazioni che aspettano una casa o che ancora tentano di recuperare i propri effetti personali, magari rovistando tra i detriti di una discarica…

Come ha affermato Anna Bianconi, proprietaria di Palazzo Seneca, in lizza a New York come migliore hotel dell’anno (Best hotel of the year di Virtuoso), che ha accolto i convegnisti nella tensostruttura di via dell’Ospedale a Norcia, «vogliamo ricominciare, non ci fermiamo. Andiamo avanti a testa alta, ma per continuare a lavorare qui, abbiamo bisogno anche di voi…».

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