Re Abdullah di Giordania riceve la presidente dei Focolari

Maria Voce e Giancarlo Faletti hanno incontrato oggi pomeriggio il monarca giordano. Si è parlato della situazione siriana, dell’udienza con il papa e della presenza dei cristiani in terra araba
Maria Voce Emmaus e il re di Giordania Abdullah II

Maria Voce e Giancarlo Faletti, presidente e copresidente del Movimento dei Focolari hanno avuto oggi un’udienza con Sua altezza Re Abdullah II di Giordania. La notizia, quasi inattesa, che confermava l’udienza, era giunta nel tardo pomeriggio di ieri e aveva riempito di soddisfazione i membri dei Focolari in partenza per i loro Paesi al termine dei vari eventi a cui avevano partecipato nei giorni scorsi.

Ecco le prime impressioni a caldo di Maria Voce, colte al termine dell’incontro.

Maria Voce, un primissimo commento dopo questo incontro inatteso…
«Sua Maestà ci ha accolto con grande calore, dicendosi onorato di questa visita, e ha desiderato sapere come era andato il nostro lavoro qui in Giordania. Ho, quindi, ringraziato per l’accoglienza che il Paese ci ha riservato, sottolineando che il motivo della mia visita era proprio quello di portargli il ringraziamento mio e di tutti i membri del Movimento. Ho, poi, avuto modo di informarlo che eravamo di vari Paesi, cristiani e musulmani, tutti legati da questo spirito di fratellanza universale. Mi è sembrato importante mettere in evidenza anche che una serie di incontri di questo tipo hanno potuto svolgersi proprio in Giordania grazie allo spirito di apertura e tolleranza che caratterizza il Paese».

Quale è stata la reazione di re Abdullah II?
«Mi ha chiesto: "E noi cosa possiamo fare per continuare questo lavoro?". Ha espresso la sua preoccupazione per la situazione nella regione, per le grandi sfide, e non ha nascosto la sua preoccupazione per le comunità cristiane. Soprattutto, però, mi ha detto che dobbiamo affrontare insieme questa crisi e queste incertezze».

Ci sono stati accenni alla sua recente visita a papa Francesco?
«Ho comunicato al re la nostra gioia nel vedere le sue foto con il papa sui giornali e vari organi di stampa. E lui subito ha sottolineato che si è trattato di una delle visite più belle che ha fatto in questi anni. E riferendosi al papa mi ha detto: "Abbiamo sentito di essere fratelli"».

E alla conclusione della visita?
«Da parte mia l’ho ringraziato perché il fatto stesso di avermi ricevuta ha dato visibilità a questa nostra presenza qui. Da parte sua, mi ha detto che in qualsiasi momento e per qualsiasi motivo possiamo rivolgerci a lui. "Chiedete qualsiasi cosa, siamo a vostra disposizione. Sono vostro fratello e mi metto a vostra disposizione"».

I più letti della settimana

Tonino Bello, la guerra e noi

Mediterraneo di fraternità

La forte fede degli atei

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons