Piorità per l’unità

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BARTOLOMEO I Patriarca ecumenico di Costantinopoli Il papa Giovanni Paolo II ha avuto la visione della ricomposizione dell’unità dei cristiani, e ha lavorato per la sua realizzazione. Per dare poi un’impronta al suo papato, ha visitato il patriarcato ecumenico appena un anno dopo la sua elezione… Non ha esitato di fronte alle pene e ai sacrifici, pur di portare il messaggio del vangelo al mondo intero e di favorire la pace. La storia terrà conto del suo contributo essenziale alla caduta del comunismo ateo… È stato un pioniere in molti campi. Per questa ragione la sua morte è una perdita non solo per la sua chiesa, ma per tutta la cristianità e per la comunità internazionale tutta che lavora per la pace e la giustizia. CHRISTIAN KRAUSE Vescovo emerito evangelico-luterano La profonda umanità che Giovanni Paolo II ha sempre conservato, non di rado anche in una grande solitudine, la profonda fiducia nella grazia e misericordia di Dio, il decadimento fisico e la debolezza che lui non nascondeva nemmeno in pubblico sono testimonianze della fede cristiana che raramente ho trovato altrove. Ricordo che il papa stesso, in un momento di crisi durante i colloqui ufficiali tra le nostre chiese nel 1998, è intervenuto e così ha fatto in modo che, ancor prima della soglia del nuovo millennio, si potesse firmare la Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione. Il punto chiave di attrito era il riconoscimento ed il rispetto reciproci, che sempre erano stati messi in discussione, ma che in quel caso furono manifestati expressis verbis: La Chiesa cattolica e la Federazione luterana mondiale hanno iniziato e condotto il dialogo come partner di uguali diritti (par cum pari). Giovanni Paolo II, durante un nostro personale colloquio non ha messo in dubbio tale par cum pari, nonostante le comprensioni diverse a proposito dell’autorità nella chiesa. MESROB II Patriarca armeno di Istanbul e di tutta la Turchia L’ultima volta che ho avuto modo di pregare con Giovanni Paolo II è stato nella sua cappella privata, un anno e mezzo addietro. Sarà ricordato per sempre non solo come l’amatissimo papa della Chiesa cattolica romana sparsa nel mondo, ma anche – seppure altre chiese lo dicano o meno a voce alta – come il pastore guida della cristianità nel mondo. È stato un buon e coraggioso pastore che ha combattuto la buona battaglia.

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