Per una buona scuola

Il "Cantiere Educazione" in dialogo con i parlamentari per rimettere al centro del dibattito e dell’interesse pubblico l’educazione e la formazione integrale della persona
Scuola inglese

Individuare, valorizzare e mettere in rete esperienze e buone prassi educative realizzate in Italia, che si ispirano al carisma dell’unità e che vogliono promuovere una “pedagogia di comunione”, sostenendo percorsi educativi a servizio dei bisogni presenti nei territori italiani. Rimettere dunque l’educazione al centro del dibattito e dell’interesse pubblico!

Questi gli obiettivi del Cantiere Educazione del Progetto Italia, lanciato dalle comunità dei Focolari in sinergia con altri cantieri, che da qualche tempo sta coinvolgendo a vario titolo persone che vogliono impegnarsi in un progetto educativo volto a promuovere e sviluppare la “cultura delle relazioni”. In questa prospettiva, una tappa significativa dei lavori del Cantiere è stato un laboratorio parlamentare tenutosi a Roma lo scorso 14 ottobre e promosso dal Movimento politico per l’Unità sul tema “Educazione, scuola e cittadinanza attiva”.

Partecipanti alcuni parlamentari di diversi partiti politici (membri della Commissione Istruzione della Camera dei Deputati) ed una nutrita rappresentanza di persone del Cantiere Educazione provenienti da tutta Italia, in rete tra loro e attivi in contesti socio-culturali, nei tanti campi dell’educazione. Adulti, ma anche giovani e ragazzi quali parte attiva, creativa e imprescindibile, e non solo destinatari dei progetti educativi.

Una preziosa occasione per offrire alcune esperienze e buone prassi in atto, vissute con un impegno educativo competente ed appassionato. Da Trento dove è attivo da anni il Progetto “TuttoPace”, a Siracusa dove i giovani hanno attivato percorsi di legalità e di fraternità tra i migranti nei quartieri più a rischio, dalle scuole di periferia ai campi sportivi; dall’uso consapevole dei media ai progetti di intercultura e inclusione.

Una occasione anche per presentare proposte tra cui quella di reintrodurre nella scuola l'Educazione Civica alla pace ed alla cittadinanza attiva, come percorso di apprendimento non solo attraverso nozioni ed elementi di conoscenza della Costituzione, dell'economia civile, ma anche e soprattutto attraverso la possibilità di far fare esperienze pro-sociali, di solidarietà e di volontariato, valutabili nel comportamento degli alunni con crediti scolastici.

Un incontro dunque tra politici ed una parte di società civile portatrice di esperienze in grado di generare ed elaborare una teoria ed una metodologia che nasce dalla vita e che può essere offerta in modo positivo, organizzato e ragionato alla società italiana. E’ stata un po’ una sorpresa per gli Onorevoli presenti, trovarsi di fronte non solo docenti, ma anche genitori, giovani e ragazzi che insieme offrivano un patrimonio di idee e di vita, quale prezioso contributo in questo momento di consultazione sulla scuola in Italia.

Con accenti diversi i Parlamentari intervenuti hanno espresso l’assoluto bisogno di simili contributi positivi e propositivi. Una di loro sottolineava che nelle esperienze e proposte presentate, in questa metodologia educativa fondata su una “pedagogia di comunione”, aveva ritrovato un orizzonte di senso più ampio al proprio impegno politico, per far sì che all’educazione venisse ridata un’anima, fatta di relazioni profonde, ancorate a valori alti, aperte, disinteressate, in un continuo e mutuo scambio di competenze, talenti e idee.

Un proficuo inizio, dunque, di rapporti significativi e di un dialogo che proseguirà per contribuire allo sviluppo di un progetto globale di scuola inclusiva, in grado di poter rispondere alle sfide educative del nostro tempo.

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