Per scendere nel concreto

Seconda giornata del meeting "Progetto mondo unito". Uno sguardo che dall'interiorità si allarga alla città, primo luogo in cui incidere concretamente con la propria azione.
Giovani Chiesa

Forse una riflessione su uno dei temi più dibattuti, sia in filosofia che nelle religioni – il perché del dolore e il modo di affrontarlo – non è la maniera più leggera di iniziare la giornata: eppure è stato alla fine necessario interrompere per questioni di tempo i numerosi interventi in reazione al discorso di padre Amedeo Ferrari. Muovendo dal modo di concepire il dolore nelle diverse culture e religioni, padre Amedeo è arrivato ad argomentare l’unione di quest’ultimo con l’amore nella figura di Cristo e l’accettazione del dolore come chiave per la crescita. Ancora una volta, dunque, Gesù si pone come modello di uomo anche a chi non crede.

 

Nella seconda parte della mattinata, in preparazione alla visita a Roma prevista per il pomeriggio, i giovani hanno incontrato persone impegnate attivamente in città e in particolare nel progetto Roma-amor, lanciato da Chiara Lubich. A coinvolgere i ragazzi è stata soprattutto l’esperienza di una coppia che ha accolto un ragazzo carcerato – che aveva ottenuto dal tribunale il permesso di uscire di cella per alcuni periodi – senza conoscere il motivo della condanna, scoprendo soltanto in seguito che aveva ucciso i propri genitori. Il rapporto non sempre facile con quest’ospite insolito, che ha frequentato la casa per anni, è diventato, nonostante gli ostacoli, un percorso di crescita per entrambe le parti e di autentico recupero per il giovane. Anche i temi dell’assistenza agli ammalati, dell’accoglienza degli immigrati, del dialogo tra religioni – in particolare tra islam e cristianesimo – hanno trovato spazio: significativa la testimonianza di Cenap, turco, che si è definito “un saraceno romano” – «vivo a Testaccio e tifo Roma» – ad esprimere la coesistenza di due identità.

 

I giovani sono poi partiti nel pomeriggio per visitare i luoghi significativi della capitale: con un tour da San Pietro al Colosseo, passando per Castel Sant’Angelo, piazza Navona e il Pantheon, anche chi viene da lontano avrà modo di ammirare, insieme ai romani, le bellezze della città eterna.

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