Paradossi

I dibattiti sulla proprietà intellettuale, scatenati dalla novità del digitale, vedono contrapposte concezioni entrambe valide
Brand

«Da un lato l’informazione vuole essere costosa, perché ha molto valore: l’informazione giusta nel posto giusto ci cambia la vita. D’altro canto, l’informazione vuole essere gratuita, perché produrla sta diventando sempre più economico. Quindi queste due tendenze sono in rivalità».

Questa rivisitazione del terzo principio dell’etica hacker (l’informazione deve essere libera) è di Stewart Brand, il creatore del Whole Earth Catalog, una delle pubblicazioni cult della cultura digitale che, a una domanda di Chris Anderson, sul perché di questo dualismo “gratis” e “costoso” risponde:

«Nei dibattiti sulla proprietà intellettuale a cui assistevo, entrambe le parti dicevano cose molto sensate, e questa è la definizione di paradosso. I paradossi sono il motore delle cose che ci interessano (…), sono l’opposto delle contraddizioni. Le contraddizioni si chiudono in se stesse, ma i paradossi si muovono sempre in avanti, perché ogni volta che riconosci la verità di un lato, la verità dell’altro ti sorprenderà alle spalle».

(Cf. C. Anderson,Gratis, Rizzoli, Milano 2009, pp. 127-130)

 

(dal blog Internet e dintorni)

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