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Cultura > I film della settimana

Paradiso in vendita

di Mario Dal Bello

Esce il 24 luglio il film di Luca Barbareschi. Una commedia sul filo francese sulla possibile vendita di un’isola italiana.

Donatella Finocchiaro e Bruno Todeschini alla presentazione di “Paradiso in vendita” al Film festival di Roma. ANSA/FABIO FRUSTACI

E se il nostro governo, a corto di soldi, seguisse, come pensava la Grecia a suo tempo, l’idea di vendere ai francesi la meravigliosa isola di Filucudi nelle Eolie? L’ipotesi non è peregrina, tutto è possibile di questi tempi. Barbareschi ne ha ricavato una commedia italiana leggera, pulita, che si avvale di due interpreti simpatici: la vulcanica vedova, cioè la sindaca Donatella Finocchiaro, e l’amorale inviato francese, François detto Richelieu (Bruno Todeschini) che, con la promessa di diventare ministro dell’Economia in patria, approda nell’isola selvaggia (lui è un parigino!) e con tattica ingannevole convince gli isolani a “vendersi”.

Sarà terra francese, con la bandiera e la lingua – si conserveranno però le tradizioni -, alberghi, un ponte che unirà le due isole – vedi Salvini… –, ville, ricconi, eccetera.

Gli isolani all’inizio beffeggiano l’uomo che nemmeno sa nuotare, ma poi lentamente abboccano, anche la sindaca, innamorata dell’ambizioso francese. Finché si sveglieranno e l’isola farà innamorare di sé Richelieu con conseguenze inattese.

Una favola, se si vuole, girata con la partecipazione degli isolani – alcune figurine sono meravigliose, a cominciare dai bambini – tra cibi, pesca, e amore per questa terra aguzza, baciata dal sole. Una volta tanto la bellezza vince sugli speculatori e i politici (Barbareschi non gli risparmia le ironie…) e continua ad ammaliare anche i cuori più duri come Richelieu. Poesia, sentimenti puliti, tanta dolcezza e canzoni italiane e francesi nella commedia spumeggiante condotta con eleganza francese, il che non guasta. Riposante e pure sottilmente provocatorio.

In sala, pure il catalano Casa in fiamme

Il cast del film “Casa in fiamme” al BCN Film Fest. EPA/QUIQUE GARCIA

Ben altra cosa è il film premiato ai Goya di Dani de la Orden, una tragicommedia sulla classica borghesia irta di problemi familiari. La villa che riunisce nella Costa Brava la sessantenne Montse (Emma Vilarasau) insieme ai congiunti per passare l’ultima estate insieme prima di essere venduta, accoglie storie di amore-odio diverse. Tutte accomunate da un incendio nei rapporti che fa scintille. Dall’ex marito che arriva con la nuova compagna, ai figli Jùlia e David – un narcisista che tutte le donne lasciano -, ai rispettivi partner, e con due bambine di 5 e 10 anni.

Le tensioni nascoste da anni vengono allo scoperto, i rancori, le ingiustizie e soprattutto l’immensa solitudine di ciascuno, che non ama nessuno, non si fida di nessuno eppure cerca disperatamente amore e consolazione, a cominciare da Montse. Una famiglia che si è spezzata, infiammata e vive frustrazioni profonde. Tutto ciò che è stato nascosto viene rivelato in una tragica e a tratti umoristica vicenda. L’incendio divampa. Eppure, è questo che forse li può salvare e riunire: la forza del dolore. Intrigante, autentico, da vedere con animo libero: farà bene. Ovviamente, ottimo il cast e la parte tecnica, accuratissima la regia.

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