Alle volte guardando diritto di fronte a noi vediamo montagne da scalare, pietre gigantesche, burroni insuperabili. Ci concentriamo su tutte quelle limitazioni, più o meno reali o immaginarie, che caratterizzano la strada da noi al nostro desiderio.
Anche nella traiettoria del benessere, spesso, ci sono degli “ostacoli”. Possono essere di varia natura, come pensieri autosabotanti, abitudini che non funzionano più nel presente, idee limitanti, emozioni che prendono il sopravvento perché derivanti da esperienze traumatiche, bisogni inconsci che prendono via andando a cercare di colmare vuoti profondi, attaccamenti a persone che non ci amano…
Karen Horney diceva che l’essere umano ha una propensione innata alla realizzazione di se stesso e rimuovendo gli ostacoli l’individuo si sviluppa fino a divenire un adulto maturo e realizzato proprio come una ghianda che diventa quercia. La trasformazione di noi è frutto di un percorso di attraversamento e amore. Una meravigliosa immagine che caratterizza il mio lavoro è quella di togliere ostacoli alla crescita, togliere quelle pietre che si depositano di fronte a noi, togliere ciò che ci mettiamo o che permettiamo.
Quando si perde un grande amore per un lutto reale o per una separazione, per esempio, la difficoltà di tornare ad amare a volte sembra scoraggiante; ma concentrarsi su sradicare i blocchi nei confronti dell’amore è una possibilità. Vuol dire comprendere e attraversare tutto ciò che ci allontana da quella che è la nostra libertà interiore di amare e di essere noi stessi.
P. pensa che non potrà più fidarsi degli uomini perché è stata tradita, non in modo tradizionale, ma qualcosa si è rotto di molto profondo in quel legame sicuro. Lì gli ostacoli sono l’idea degli uomini inaffidabili, e il potersi fidare innanzitutto di se stessa e della sua possibilità di entrare in intimità nuovamente in un modo che sia buono per lei.
L., invece, è arrabbiata, arrabbiatissima, dice di esserlo da due anni, si sveglia con la rabbia in mezzo alla notte. Sotto la rabbia ci sono altre emozioni di delusione, immaginava di invecchiare con quell’uomo dopo 30 anni di relazione, se la prende con se stessa perché non ha fatto delle “cose” in passato. Inoltre, ha paura di non saper affrontare la vita e le scelte da “sola” o piuttosto senza di lui; perché sola non è. Gli ostacoli sono tanti: l’autopunizione quando sente il dolore della perdita, se la prende con se stessa, rivolgendo verso sé pensieri autosvalutanti. L’altro ostacolo è pensare di non essere capace di farcela da sola, quando concretamente fa tutto già da sola e si prende cura anche dei bambini, ma è il pensarsi intera e autonoma come donna indipendente. L’opportunità è quella di ritrovarsi, di ritornare a sé.
Altro ostacolo è sentirsi vittima della scelta del marito, quando invece in ogni relazione ognuno gioca la sua parte e anche a lei tante cose non stavano più bene e desiderava un’evoluzione del rapporto. Penso a D. che quando a lavoro qualcuno alza la voce non si sente compresa, la sua voce trema e vuole scappare. L’ostacolo è dirsi di non essere capace e meritevole d’amore se gli altri non la capiscono.
Noi siamo relazione, abbiamo bisogno di relazioni nutrienti e allo stesso tempo abbiamo bisogno di credere anche da soli nel nostro valore per stare in gioco nelle crisi, nel caos della quotidianità. Conoscere questi ostacoli, farci i conti, farci un po’ amicizia, permette di superarli e attraversarli. Allo stesso tempo, occorre modificare il nostro linguaggio interno, attuare degli atteggiamenti più gentili verso noi stessi e di conseguenza anche verso gli altri. Amare e amarci è qualcosa che si arricchisce reciprocamente, in una tenerezza da scoprire, nel rispetto di noi stessi e degli altri.
L’immagine suggestiva della ghianda che diventa quercia ci aiuta a motivarci e visualizzare un obiettivo speranzoso. La strada per arrivare alla quercia a volte è faticosa. Puoi provare a visualizzare il tuo ostacolo, essere consapevole di ciò che ti allontana dal tuo obiettivo o da te, la consapevolezza è il primo passo verso il cambiamento, ti prepara all’azione, ti cambia lo sguardo.