Nuzzi, presepi e qualcos’altro

Dopo il grande successo del papa in Africa, si cerca di sminuire il suo successo, sfruttando le miserie della persona umana, anche di quella che lavora in Vaticano...
Natale al Colosseo © Michele Zanzucchi 2014
Come spesso accade, dopo un evento di gran successo legato al papa, come il suo recentissimo viaggio in Africa che ha certamente fatto accrescere l'apprezzamento di Bergoglio nell'opinione pubblica, ecco che notizie piccole e grandi sulle piccole miserie ecclesiali cercano di sminuire la portata del successo. Cose che non c'entrano nulla con il viaggio in Africa, ma che concorrono a mettere sotto una cattiva luce la Chiesa nel suo complesso, cercando anzi di scavare un fossato tra papa e Chiesa.

 

Così il processo a Balda-Chaouqui-Nuzzi-Fittipaldi, che fa emergere non poche arretratezze del codice penale vaticano, viene fatto passare per un attacco alla libertà di stampa, mentre in realtà è innanzitutto un affare di vendette e carrierismi infravaticani, e in secondo luogo una questione di deontologia professionale tradita: udire che l'importante è raggiungere le notizie al di là dei mezzi usati per averle fa spacvento per la mia categoria.

 

Con la questione del vescovo di Ferrara Negri, che in treno avrebbe attaccato violentemente questo papa augurandosi una sua scomparsa ravvicinata, credo che si voglia mostrare che c'è una gravissima spaccataura tra l'episcopato e il papa. Inutile negarlo, non pochi presuli in Italia e in Vaticano non hanno una buona opinione del vescovo di Roma, ma ciò non vuol dire che remino contro o, peggio, che ordiscano complotti. Se poi mons. Negri avesse realmente detto quelle frasi, la via onesta sarebbe una sola, le dimissioni.

 

Infine, i presepi. In occasione del Natale, valutando alcuni episodi particolari, si dice che, per paura dell'Islam, si evitano di esporre i simboli cristiani, presepi in particolare. Il bello è che a fare questi discorsi sono soprattutto persone che lamentano una perdita delle sane tradizioni. Credo che quando si arriva a questi livelli di timore, l'identità cristiana sia bella che persa. E' solo "una tradizione", non "una vita". E poi chiedete ai musulmani se non vogliono Gesù e Maria… Il Corano li esalta, la Madonna è citata nel Corano molto più frequentemente che nei Vangeli.

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