Non è difficile diventare papà…

Essere padre, questo è difficile.
padre
Festa del papà, inquinata da regalini e regaloni di maniera. Padri richiamati al proprio ruolo in questi ultimi anni in particolare, assenti o presenti ma comunque padri, con tutti i limiti umani (grazie al cielo!) e con tutta la responsabilità educativa, ma che dico! esistenziale, in una società dove la confusione delle figure genitoriali, spesso spiazza i bambini e le bambine.

 

E crea disagi che a lungo andare sappiamo andranno ad incidere sulla loro vita presente e futura, sul grado di autostima e di capacità di dono di sé, sulla realizzazione personale e sociale, sul loro cammino e sui rapporti che essi stessi costruiranno con i loro figli.

 

Allora armiamoci di coraggio, cari papà e mamme, e ciascuno lavori perché la figura dell’altro sia percepita e vissuta correttamente e con generosità dai propri figli: a garanzia del bene comune di quella famiglia, di quei bambini, di questi benedetti genitori. Benedetti davvero!

 

Garantite questa esperienza a tutti i bambini, non gettate la vostra famiglia in pasto alle separazioni facili, ma cercate ove possibile l’unità a tutti costi.Perché una famiglia è un luogo speciale, unico e, pur con tutti i limiti, il luogo della vita, lo specchio degli affetti e delle sicurezze, delle radici che assicurano al terreno l’albero, ma che lo slanciano verso il futuro, verso il cielo.

 

Serve un atto di coraggio e buona volontà. Confronto, aiuto, caparbietà, fantasia e speranza.

A mio padre, un grande padre, che stiamo accompagnando verso l’ultimo cammino, un grazie sommesso e sincero.

 

(dal blog Infanzia… di Annamaria Gatti)

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