Giovanni e Cristiana stanno insieme da sette anni, hanno due figli e pur stando a casa vivono freneticamente tra smartworking, faccende domestiche, scuola e impegni quotidiani. Raccontano episodi in cui ci sono state delle incomprensioni tra loro, lei ha difficoltà col suo lavoro, lui è stressato dalla vita casalinga, un tempo piacevole e distensivo è ormai un lontano ricordo.
Le tensioni sembrano aumentare di giorno in giorno e lei in particolare percepisce un’insoddisfazione generale. Iniziano un percorso, si svelano una serie di questioni sommerse, parlano dei momenti di sofferenza, emergono paure, ammettono di provare “noia” che in verità nasconde la rabbia, tra le vicende della loro storia ci sono sogni infranti e delusioni, nel confronto tra loro scoprono visioni e aspettative differenti.
Nel tempo migliorano la loro comunicazione, la rabbia e la paura lasciano spazio a qualche sorriso, le lacrime liberano nuove possibilità creative, cercando di capire il punto di vista dell’altro iniziano a trovare delle soluzioni a questioni pratiche. E poi, ad un certo punto palesano un problema anche nell’intimità sessuale. Quando una relazione di coppia è in un momento di crisi (quasi) inevitabilmente si avverte una difficoltà anche nella sfera sessuale.
E le coppie lo sappiamo bene, sono periodicamente in crisi, perché sono un sistema dinamico in continuo cambiamento, cambiano i singoli partner, cambia la relazione, cambia il mondo esterno. Tutto cambia e gli equilibri vanno continuamente riadattati, spesso, uno o entrambi possono percepire un calo del desiderio.
Dopo che la coppia supera la fase dell’illusione e si trova nel mondo delle aspettative disilluse, attraversa un momento importante in cui incontra il partner in modo nuovo, ed è proprio questo il tempo in cui avere il coraggio di comunicarsi le proprie paure.
Vivere a pieno il contatto e l’intimità con l’altro presume che ci sia intanto una buona autoconsapevolezza, un’armonia tra mente, emotività e corporeità. Che ciascun partner ritrovi pienamente sé stesso per andare ad incontrare l’altro. L’intimità comprende la relazione con sé stessi e la relazione con il partner, entrambe sono parti essenziali che nutrono il rapporto.
Nell’esplorazione del problema indaghiamo quali siano le motivazioni dal punto di vista psicologico. Le ipotesi possono essere differenti. La difficoltà maggiormente riscontrata nella sessualità è quella di una vita monotona senza sperimentazioni e libertà, dove a farla da padrona è la noia ripetitiva dei rituali. È capitato anche che in alcuni casi avessero proiettato sull’altro tutta una serie di aspetti negativi che rifiutavano di sé stessi. E uno dei due partner tendenzialmente vuole avere tutto sotto controllo. Questi elementi relazionali hanno portato la coppia a perdere la spontaneità e il coinvolgimento sul piano affettivo.
Trovare l’equilibrio dell’incontro in cui perdersi e poi differenziarsi è un processo relazionale profondo e talvolta complesso. Avere desiderio dell’altro vuol dire riconoscerlo diverso da sé, si è attratti da qualcosa che non si possiede, la distanza interpersonale è funzionale alla riscoperta dell’incontro. Sono vari i passi che si possono fare in base alla specifica esigenza, al momento personale e di coppia che si sta attraversando.
Giovanni e Cristiana stanno continuando a riscoprirsi e ad alimentare la loro relazione con maggiore attenzione l’uno per l’altro, con una comunicazione profonda e sincera. Sono molto curiosi e motivati nella conoscenza di sé stessi e nella scoperta della novità del partner. È un’avventura che coinvolge in modo integrale la persona, un’armonia tra corpo, mente e sentimento.
Aprirsi a nuovi modi di stare insieme non è un processo scontato e talvolta è davvero difficile, affrontare il rapporto con la propria sessualità in età adulta può essere complesso, allo stesso tempo è una possibilità straordinaria, dimenticavo il tutto condito da un passaggio essenziale: l’accettazione dell’altro che non può essere perfetto, come ciascuno di noi non è perfetto, ma umano!