Oltre il 50% della popolazione mondiale vive oggi in aree urbane e, secondo le proiezioni dell’ONU, nel 2050 tale percentuale sfiorerà il 70%. Se si considera che nel 1930 la popolazione delle grandi città corrispondeva al 30% a livello mondiale, si comprende come sia in atto una trasformazione epocale. Questo cambiamento non può non avere ripercussioni anche a livello della comunità ecclesiale.
Il Documento finale del Sinodo per la Sinodalità, infatti, pur ribadendo che «una delle principali articolazioni della Chiesa locale che la storia ci consegna è la Parrocchia», evidenzia che «per rispondere alle nuove esigenze della missione [la parrocchia] è chiamata, ad aprirsi a forme inedite di azione pastorale che tengano conto della mobilità delle persone e del “territorio esistenziale” in cui si sviluppa la loro vita» (n. 117).
Nel territorio delle nostre comunità parrocchiali attualmente non ci sono soltanto persone di varie provenienze culturali ma anche persone che “passano”, senza un legame strutturale con la parrocchia; la gente si raduna attorno a esperienze che non hanno necessariamente una connotazione “logistica”, ma piuttosto di relazioni e di prossimità. Si tratta di un cambio di paradigma che va affrontato con coraggio e realismo.
Ce lo illustra in apertura di questo numero Christian Henneccke, incaricato per la pastorale nella diocesi di Hildesheim in Germania, dove questo fenomeno ormai incide molto.
Il prof. Andrew Recepcion ripercorre i “luoghi” della missione che siamo chiamati a servire in questo periodo storico, “luoghi” più esistenziali che geografici.
Dei nuovi scenari parla anche un articolo sulla situazione della Chiesa in Belgio, a cura di Maria Chiara Biagioni.
Seguono diverse testimonianze che dimostrano come in realtà la sete di spiritualità non è venuta meno, ma va accompagnata in modo diverso, magari fuori dalle strutture convenzionali sapendo intercettare la ricerca di senso e di un rapporto vero con Dio.
Jens-Martin Kruse illustra vari passaggi legati alla sua esperienza di pastore luterano nel centro città di Amburgo, mentre Frank Johnson, sacerdote a Birmingham, racconta come un gruppo di universitari si organizza ormai da anni per andare a incontrare Gesù per le strade della città.
Ma la comunità ecclesiale può arricchirsi di nuova vitalità grazie ad un gruppo di escursionisti della parrocchia, come racconta don Francisco Adarve, in Spagna; o “esserci” pure tra carcerati e le loro famiglie, come succede all’interno del progetto Sempre Persona.
Non mancano le Buone pratiche: lo sforzo per mettere in pratica il processo sinodale, raccontato da due parroci da Oltr’alpe, la missione a Timor della comunità dei Padri Scolopi e l’esperienza di pastorale familiare di un parroco in Italia.
Nella Sezione Testimoni abbiamo l’esperienza toccante di Joseph Konah, bambino soldato in Sierra Leone, don Cosimino Fronzuto, di cui è da poco iniziato il processo di beatificazione, o la figura di Athenagoras I, patriarca ecumenico di Costantinopoli raccontata da un giovane che lo ha incontrato più di 50 anni fa e ne conserva un vivissimo ricordo
In Percorso sinodale c’è una ricca rassegna sul Giubileo delle équipe sinodali che si è svolto a Roma dal 24 al 26 ottobre scorso e uno sguardo alla terza Assemblea sinodale italiana.
In Chiesa in Dialogo raccontiamo di un promettente incontro per diaconi e le loro spose ad Assisi e del lavoro di un gruppo di dialogo islamo-cristiano che ha ormai alle spalle un cammino di dieci anni.
Concludiamo con la presentazione del Vangelo del giorno, una pubblicazione bimestrale che può aiutarci ad essere ogni giorno più cristiani, come dice il titolo di questa testata.
