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Strage di Natale nel Mediterraneo: 116 morti

di Gaia Bonafiglia

- Fonte: Città Nuova

Il Mediterraneo inghiotte ancora vite: un’imbarcazione partita dalla Libia si è ribalta al largo della Tunisia. Le ONG accusano l’assenza di soccorsi tempestivi

Il 24 dicembre 2025 un barcone partito dalla Libia con decine di uomini, donne e bambini a bordo è affondato nel Mediterraneo centrale mentre tentava di raggiungere l’Europa. Secondo quanto denunciato da Sea Watch Italia su X e riportato da Alarm Phone, 116 migranti sono morti e solo uno è sopravvissuto, recuperato in mare da un peschereccio. L’imbarcazione era salpata nella notte e, secondo le ONG, avrebbe lanciato richieste di soccorso senza ricevere una risposta adeguata, riaccendendo il dibattito sui ritardi nei salvataggi e sulla sicurezza delle rotte. Non si tratta certamente di un episodio isolato: negli ultimi anni il Mediterraneo ha visto naufragi e soccorsi ripetersi con drammatica frequenza — dai quattro superstiti del Rimona nel 2023 ai 91 migranti salvati a Lampedusa nell’ottobre 2025, fino alle vittime di Sabratha, alla bambina recuperata in Tunisia e alla tragedia di Cutro — tasselli di una stessa tragedia umanitaria. Scene diverse, stesso mare: il naufragio del 24 dicembre 2025 diventa così l’ennesimo grido d’allarme di una frontiera che continua a inghiottire vite.

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