La Sindrome del bambino scosso (Shaken Baby Syndrome) oggi in Italia non è ancora troppo conosciuta, perciò la Fondazione Terres del Hommes e SIMEUP (Società italiana di medicina di emergenza e pediatria), con ANPAS (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze), FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri), nonché con la Rete Ospedaliera per la Prevenzione del Maltrattamento Infantile, portano avanti la campagna “Non scuoterlo!”. Il 5, 6 e 7 aprile tornano le Giornate nazionali di prevenzione, in 70 città di 18 regioni italiane, per spiegare cos’è la Shaken Baby Syndrome e come prevenirla. Per l’occasione anche il grattacielo Pirelli a Milano, la Mole Antonelliana a Torino e l’Istituto degli Innocenti di Firenze, verranno illuminati con i colori e il simbolo della campagna nella sera del 6 aprile.
Si stima che questo trauma cerebrale, nei bambini tra le 2 settimane e i 6 mesi di vita, a causa di una reazione incontrollata verso il lattante da parte dell’adulto, in un caso su 4 può portare il coma o la morte del neonato o comprometterne la crescita con problemi cerebrali, alla vista, all’udito o alla coordinazione motoria (“Prima indagine sui casi di bambini e bambine vittime di Shaken Baby Syndrome in Italia”, realizzata da Terre des Hommes con la Rete Ospedaliera contro il Maltrattamento Infantile nel 2023). (ph Pixabay, Pexels)