Si aprirà ufficialmente il 19 gennaio per chiudersi il 20 dicembre la celebrazione di Matera come capitale europea della cultura per il 2019.
L’insediamento umano tra i più antichi tra quelli tuttora viventi, assieme a Gerico e Aleppo, ha visto il nuovo anno sotto una forte nevicata ( foto Ap Ansa) che ne hanno esaltato il paesaggio che un tempo Carlo Levi ha definito di dolente bellezza.
Una reale occasione di riscatto per una città e un territorio tutto da scoprire nelle sue radici profonde, ben comprese da chi, come Adriano Olivetti a suo tempo, vi si è accostato con rispetto e amore.
Esiste un patrimonio di cultura contadina che non si può rimuovere ma solo ricercare nelle tracce visibili come la festa della Bruna del 2 luglio, che sfugge ad ogni logica e banalizzazione.