A Caprese, in provincia di Arezzo, nasce il 6 marzo 1475 Michelangelo Buonarroti. Artista poliedrico, si è dedicato alla pittura, alla scultura, all’architettura in maniera totale e ha così contribuito alla fioritura dell’arte italiana durante il Rinascimento.
Artista geniale e irrequieto, dalla personalità enigmatica, ha fatto della bellezza la sua vita, fino alla sua morte avvenuta a 89 anni. Numerosi sono i tratti distintivi della poetica artistica di Michelangelo, ma forse il più caratteristico è il “non finito”, una tecnica artistica che prevede di non completare l’opera d’arte per aumentarne la potenza espressiva e dare risalto anche al materiale con il quale essa è realizzata, solitamente il marmo bianco.
All’inizio del Cinquecento, Michelangelo inizia a cimentarsi anche nella poesia e definisce questo suo passatempo “cosa sciocca”. La verità è che nelle sue parole sono racchiuse perle preziose, proprio come questa poesia…
Non ha l’ottimo artista alcun concetto
ch’un marmo solo in sè non circoscriva
col suo superchio, e solo a quello arriva
la man che ubbidisce all’intelletto.
Il mal ch’io fuggo, e ‘l ben ch’io mi prometto,
in te, donna leggiadra, altera e diva,
tal si nasconde,e perch’io più non viva,
contraria ho l’arte al disiato effetto.
Amor dunque non ha, nè tua beltate
o durezza o fortuna o gran disdegno,
del mio mal colpa, o mio destino o sorte;
se dentro del tuo cor morte e pietate
porti in un tempo, e che’il mio basso ingegno
non sappia, ardendo, trarne altro che morte.