Salute

Emergenza pronto soccorso, troppo lunghi i tempi di assistenza

Se i tempi di intervento in caso di emergenza vedono il Sud indietro rispetto al Nord, la situazione nei pronto soccorso risulta difficile in quasi tutto il Paese.

ospedale
Un intervento all'ospedale Niguarda di Milan.ìo. Foto Ansa.
Ansa medici
Foto: Sasin Tipchai/Pixabay

Quando c’è un’emergenza sanitaria, la velocità di intervento è quella che può assicurare o meno, in molti casi, la sopravvivenza del malato. Tuttavia, purtroppo, anche in questo ambito, la sanità italiana è sempre più in difficoltà e le differenze tra le varie aree del Paese può diventare discriminante.

La terza “Indagine nazionale sullo stato di attuazione delle reti tempo-dipendenti” dell’Agenas, condotta nel 2023 su dati relativi al 2022, ha analizzato i tempi di intervento per quattro tipi di situazioni: emergenze cardiologiche, ictus, da trauma, emergenze da urgenza. I questionari sono stati compilati dalle Regioni e hanno considerato una serie di indicatori, dalla proporzione di infarti trattati con angioplastica entro 90′ minuti dal ricovero alla mortalità a 30 giorni, dal totale di ricoveri e tempo di permanenza in pronto soccorso alla percentuale di abbandono di tali reparti.

I dati hanno messo in evidenza le regioni dove funzionano meglio i soccorsi. Per la rete cardiologica spiccano Lazio, Liguria e Marche. Bene anche Emilia Romagna, Piemonte, Puglia, Toscana e Veneto. Agli ultimi posti troviamo invece Abruzzo e Calabria, Valle d’Aosta e Molise. Per gli infarti trattati con angioplastica coronarica entro 90 minuti dal ricovero, come previsto dagli standard ministeriali, al primo posto c’è la Provincia autonoma di Trento (62,35%). Va invece male in Basilicata (34,48%), Liguria (39,41%) e Sicilia (42,82%).

Per la rete ictus, va male in Sardegna e Abruzzo, mentre le migliori sono Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Marche e Campania. A 30 giorni dall’ictus, la maggiore mortalità si ha in Basilicata, la minore in Umbria (7,63%).

La rete di Emergenza-urgenza (cioè la gestione dei pronto soccorso) va bene in varie Regioni del Nord: innanzi tutto nella provincia autonoma di Bolzano, ma anche in Veneto e Lombardia. Va male invece al Sud: ultima la Campania, ma ci sono criticità anche in Sardegna e in Valle d’Aosta.

Rispetto ai tempi di attesa al pronto soccorso, la migliore è la Valle d’Aosta, con un tempo medio tra l’arrivo e il ricovero dei pazienti di 88,5 minuti, la peggiore il Lazio con 305 minuti. Si abbandona invece il pronto soccorso senza aver ricevuto assistenza in Campania (11,80%), Sardegna (24,31%) e Sicilia (12,71%), con percentuali molto più alte rispetto ad una media nazionale del 6,29%. Una situazione insopportabile e ingiustificabile, che richiederebbe un intervento deciso ed efficace delle istituzioni.

 

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