Società

Buona giornata della felicità

Il 20 marzo ricorre la Giornata internazionale della felicità. Secondo gli studi, gli italiani sono complessivamente felici, ma preoccupati.

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«Lo scopo fondamentale dell’umanità è la ricerca della felicità». Con questo obiettivo l’Assemblea Generale dell’Onu ha istituito nel 2012 la Giornata internazionale della felicità, una ricorrenza che coincide con il primo equinozio dell’anno – ovvero per l’emisfero Nord l’inizio della primavera.

Con questa Giornata, le Nazioni Unite mirano a ribadire che la felicità è uno dei diritti fondamentali dell’essere umano, e sottolineano la necessità di attuare misure politiche che promuovano lo sviluppo sostenibile, l’eradicazione della povertà, il benessere e appunto la felicità di tutte le persone. Perché questo avvenga, riconoscono come imprescindibile un approccio più inclusivo, equo ed equilibrato alla crescita economica.

Secondo i dati rilevati dallo studio di Ipsos Public Affairs, le persone in Italia sono complessivamente felici. Tuttavia, l’emozione che più le caratterizza in linee generali è la preoccupazione, seguita dalla stanchezza e dalla speranza. Se si fa riferimento all’autentica felicità l’indice è solo del 4%. Tra le ragioni della felicità si segnalano le relazioni interpersonali, la salute e la qualità del tempo libero.

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