Sono passate quasi tre settimane da quando l’imbarcazione della Ong SOS Méditerranée ha fatto richiesta all’Europa di un porto sicuro dove attraccare dopo aver soccorso oltre 230 persone in mare, di cui 57 bambini.

La decisione della Francia di accogliere i migranti è arrivata dopo il respingimento da parte dell’Italia, che per settimane si è rifiutata di far sbarcare i passeggeri della nave che aspettava nelle sue acque.

Il ministro dell’Interno francese, Gerald Darmanin, ha accusato il governo italiano di essersi comportato in maniera «inaccettabile» e «disumana». La solidarietà francese, però, avrà delle conseguenze, dato che il governo di Macron ha annullato l’accordo secondo il quale avrebbe ricollocato, entro l’estate 2023, 3.500 dei migranti arrivati in Italia; e ha deciso di rafforzare le frontiere interne con il nostro Paese per un maggiore controllo degli ingressi nel loro territorio.

Da parte sua, la Commissione europea ha dichiarato che il suo ruolo è di prestare aiuto, ma senza incolpare l’uno o l’altro Stato, e ha sottolineato che la sua priorità «è che le persone siano tratte in salvataggio e messe al sicuro. Abbiamo chiesto lo sbarco immediato dalla Ocean Viking perché sappiamo che la situazione ha raggiunto un livello critico e chiaramente c’è l’obbligo legale al salvataggio».

Foto: Vincenzo Circosta; Daniel Cole/AP