Il 18 marzo del 2020, circa dieci giorni dopo la proclamazione del lockdown nazionale da parte dell’allora premier Giuseppe Conte, l’Italia guardò ammutolita le immagini dei camion dell’esercito che nella notte portavano via le bare dei morti per Covid 19 da Bergamo, dove ormai non si riuscivano ad eseguire cremazioni e sepolture. Quelle foto divennero, insieme a molte altre, il simbolo di un Paese profondamente colpito dal Covid 19. Ecco perché il 18 marzo è stato scelto per ricordare tutte le vittime di una pandemia che ha già mietuto oltre 103mila vittime e ancora affligge il nostro Paese e gran parte della popolazione del pianeta.

Oltre a ricordare quanti sono morti a causa del Covid, questa giornata può servire per riflettere anche sulle difficoltà economiche, sociali, educative e sanitarie provocate dalla pandemia ancora in corso. E per cercare di contribuire, tutti, alla rinascita del nostro Paese.