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Cultura > Intervista

“Mercoledì” specchio dell’adolescenza

a cura di Edoardo Zaccagnini

- Fonte: Città Nuova

Ci siamo chiesti se la serie di Tim Burton – popolare su Netflix – sia utile per parlare di ragazzi. Lo abbiamo chiesto a Viviana Carlevaris Colonnetti, psicologa, psicoterapeuta, psicopedagogista, psicologa giuridica e forense, esperta in abusi sui minori e terapia familiare

Mercoledì. Jenna Ortega nei panni di Mercoledì Addams nell’episodio 205 di Mercoledì. Crediti: Courtesy of Netflix © 2025

Quali sono le problematiche di Mercoledì presenti negli adolescenti contemporanei?
Mercoledì esprime bene cosa vive un adolescente. L’ambientazione della serie in un contesto surreale evidenzia che l’adolescenza è una fase evolutiva universale, con i comportamenti che possono assumere differenze a seconda del contesto sociale. È un passaggio inevitabile per l’autonomia: fa parte della crescita. Quest’ambientazione apparentemente lontana dalla realtà abbassa le difese dell’adolescente/spettatore e potrebbe aiutarlo a sentirsi più vicino alle dinamiche di Mercoledì.

Mi sembra che la serie percorra una strada originale per aiutare l’adolescente a mettersi in discussione e dare un nome ai propri vissuti. Naturalmente l’adolescente deve essere accompagnato da un atteggiamento critico-costruttivo che lo aiuti a superare la crisi. A volte un’altra persona ci fa da specchio per riconoscere e capire noi stessi. Spesso è una persona vera, ma in certi casi può essere utile anche il personaggio di una serie.

Che fase è l’adolescenza?
Molto impegnativa, per chi la vive e per gli adulti che l’accompagnano: l’adolescente mette in discussione l’identità e supera questa fase ricostruendo la propria immagine, un’immagine nuova di sé in grado di rispondere al presente, ma che va arricchita e aggiornata per tutta la vita.

Mercoledì. Jenna Ortega nei panni di Mercoledì Addams nell’episodio 205 di Mercoledì. Crediti: Bernard Walsh / Netflix © 2025

Un momento di profondi cambiamenti…
A partire da quello fisico: il corpo diventa estraneo perché in trasformazione. Si fatica a riconoscerlo come proprio. Si attivano ormoni difficili da gestire perché nuovi. Il corpo diventa uno spazio da sperimentare. Da qui i comportamenti audaci e trasgressivi degli adolescenti: il modo di vestirsi, truccarsi, rapportarsi. Espressioni di quel processo di sperimentazione che serve a conoscersi.

Cambia il fuori e il dentro…
Cambia anche il pensiero. L’infanzia è caratterizzata dal qui e ora: si gestisce ciò che è accessibile ai nostri sensi (pensiero operativo-concreto). Nell’adolescenza si esplorano le relazioni tra il possibile e il reale (pensiero logico-formale): si aprono le porte al mondo delle speculazioni, degli ideali e dei progetti. Questo implica un’apertura mentale a 360°.

Un viaggio non semplice.
Tutti siamo stati adolescenti e ne ricordiamo i cambiamenti sconvolgenti. L’adolescente si sente confuso, smarrito, inadeguato e molto insicuro. Non sa più chi è.

Mercoledì. (Da sin. a des.) Noah B. Taylor nei panni di Bruno, Emma Myers in quelli di Enid, Joy Sunday come Bianca, Oliver Watson come Kent e Georgie Farmer come Ajax nell’episodio 205 di Mercoledì. (ph Bernard Walsh / Netflix © 2025)

Da qui il bisogno di ricostruire la propria immagine?
Diventa impellente la ricostruzione dell’identità aggiornando la propria immagine. Come un mosaico, l’adolescente sceglie le tessere giuste per costruire un insieme che possa rappresentarlo così com’è nel presente. Egli mette in atto il processo di separazione/individuazione: si allontana dai genitori attraverso il rifiuto e l’isolamento. Si sente attratto da adulti esterni che rappresentano nuovi modelli, diventando fan di cantanti o sportivi carismatici, imitandoli nel vestirsi, parlare, pensare. Sente il bisogno di appartenere a un gruppo nel quale si sente protetto. Allontanandosi dai genitori, capisce che non può rimanere da solo. Il gruppo sostituisce lo spazio di protezione che la famiglia garantiva. Coi coetanei l’adolescente vive la sua ricerca identitaria.

Per questo è un momento delicato anche per i genitori?
L’adolescente ha bisogno di allontanarsi dai genitori per capire chi è. Questo lo porta spesso a reagire con un comportamento critico che, seppure doloroso, è lo strumento che facilita il distacco dalla famiglia; ma l’adolescente vive una situazione ambivalente: da una parte sente il bisogno di separarsi dai genitori per distinguersi da loro; dall’altra ha bisogno di sentire il loro rispetto per le scelte fatte e di sentire la loro stima.

Questo aspetto è presente in Mercoledì?
Nei dialoghi coi suoi genitori, Mercoledì è spesso aggressiva e pungente. Chiarisce che farà le proprie scelte e seguirà la sua strada. Insinua che potrebbe fare a meno della loro presenza. Allo stesso tempo, cerca momenti per raccontare a loro i suoi progetti, anche se con atteggiamento distaccato: ha bisogno di conferme, vuole sentire la loro stima per ciò che è e per come agisce.

Quindi la famiglia, nell’adolescenza, conta eccome?
Il rapporto con la famiglia è centrale e nevralgico nell’adolescente. Difficile, ma indispensabile per la ricostruzione della sua identità. Una nuova identità che per certi versi può riguardare il genitore stesso, che cresce insieme al figlio.

Com’è la famiglia di Mercoledì?
Ci mostra un modello genitoriale particolarmente sbilanciato: madre molto autoritaria e manipolatrice; padre debole anche se comprensivo e permissivo. È evidente nelle famiglie di Enid e Mercoledì. È un modello disfunzionale purtroppo presente spesso nelle famiglie di oggi. Non in tutte, per fortuna. Ci sono modelli genitoriali più funzionali ed equilibrati, basati sulla stima, il rispetto e il dialogo reciproco e la trasparenza. I genitori di questa serie custodiscono segreti di famiglia coi propri figli. Vogliono proteggerli, ma rischiano di creare confusione e tensione.

Mercoledì. (Da sin.) Joanna Lumley nei panni di Grandmama, Catherine Zeta-Jones come Morticia Addams, Luis Guzmán come Gomez Addams e Isaac Ordoñez come Pugsley Addams nell’episodio 207 di Mercoledì. (ph Helen Sloan/Netflix © 2025)

Sempre meglio dire la verità?
A volte, le aspettative dei genitori sono percepite dall’adolescente come limitanti e manipolatorie. I genitori vorrebbero proteggere i figli da situazioni pericolose da loro già vissute. Le serie Mercoledì evidenzia quanto sia importante, invece, un rapporto di trasparenza: la chiarezza tra genitori e figli è un principio vitale perché i secondi costruiscano al meglio il loro percorso identitario. Interessante il fatto che a Mercoledì venga indicato − come primo passo per recuperare il suo potere psichico – il ripristino del legame con la famiglia. Questo implica un dialogo sereno e sincero per risanare il vincolo. In questo modo, i suoi genitori riescono a raccontarle eventi tragici personali che hanno condizionato la loro famiglia. Solo così la ragazza riesce a capire certi atteggiamenti dei genitori che le generavano critiche e rifiuto. Tale fiducia reciproca incrementa il senso di responsabilità in Mercoledì e il rispetto verso i suoi genitori.

Come si relaziona Mercoledì coi suoi coetanei?
Il bisogno di essere accettato dal gruppo, è così forte nell’adolescente che, a volte, egli recita una parte per piacere al leader, provocando spesso l’effetto contrario: viene rifiutato perché risulta falso. All’inizio della seconda stagione, Mercoledì è considerata dalle nuove matricole la leader eroina che ha salvato la scuola da Laurel Gates. Tra i nuovi allievi c’è Agnes, che ha il potere di diventare invisibile. Sembra quasi accecata dal desiderio di entrare nel cerchio degli amici di Mercoledì. Prova in tutti i modi a farsi notare: le fa da assistente, ne anticipa i bisogni per sorprenderla, si veste e si pettina come lei. Fa capire di essere disposta ad annullarsi per essere come Mercoledì. In realtà, provoca in lei ed Enid la reazione opposta, ma loro, con maturità, spiegano ad Agnes che è bella per quello che è, che dev’essere sé stessa.

Non mi sembra poco…
È molto interessante vedere come questi ragazzi evolvano nella relazione conoscendosi a vicenda. La scuola di Mercoledì – la Nevermore – è frequentata da emarginati (i cosiddetti reietti) a causa di capacità speciali, viste dai “normali” come diversità. Alcuni di loro hanno poteri psichici (Mercoledì ed Agnes). Altri si trasformano in lupi (Enid). Altri ancora in sirene (Bianca). Ci sono tanti altri talenti tra di loro.

All’inizio si chiudono in sé stessi utilizzando il proprio talento per proteggersi dagli altri, percepiti come pericolosi. L’essere stati rifiutati da altre scuole per la diversità, ha contribuito a farli identificare con il proprio talento, cosa che impedisce di conoscere le persone per quello che sono davvero. Inizia una competitività sfrenata per dimostrare chi è il più forte, ma le circostanze li portano a scoprire che ognuno è molto di più del suo “potere”. Così riescono ad accettarsi con le proprie fragilità.

Mercoledì. Episodio 205 di Mercoledì. (ph. Helen Sloan/Netflix © 2025)

Allora cadono i muri difensivi?
Sì, e i ragazzi si uniscono, mettendo i propri talenti al servizio di un bene maggiore: salvare la scuola, proteggere la mamma di Bianca (perseguitata), difendere la famiglia di Mercoledì dalla maledizione che preannuncia la morte di uno di loro.

Mercoledì ed Enid: la loro amicizia è molto importante nella serie?
Loro sono diversissime. Enid è solare, spontanea, veste alla moda. È socievole e molto comunicativa. Mercoledì è fredda, controllata, autocentrata, solitaria, taciturna. Si veste con colori scuri. Entrambe, compiono un grande sforzo per costruire la loro amicizia, anche se alcune caratteristiche personali sono incomprensibili e rimangono un ostacolo. C’è un importante momento di svolta nel rapporto tra Mercoledì ed Enid.

Quale?
Quando Mercoledì deve fare un incantesimo per recuperare il suo potere, deve ripetere alcune parole giuste senza essere interrotta, altrimenti sarà punita. Enid, molto preoccupata, va a cercarla e quando la trova, la tocca per chiamarla. S’interrompe così l’incantesimo. Svengono entrambe, e al risveglio Mercoledì è nel corpo di Enid ed Enid in quello di Mercoledì. Sono sconvolte e provano a recitare la parte l’una dell’altra, senza buoni risultati.

Come leggiamo questo scambio?
Sembrava una punizione ma si rivela la chiave per capire l’altra sulla propria pelle, finendo per apprezzare quelle caratteristiche che prima si criticavano. Queste bellissime sequenze dimostrano quanto sia importante l’empatia: fino a quando non ci si mette nei panni dell’altro, è molto difficile capirlo e creare vincoli profondi.

Gwendoline Christie nei panni della preside Weems nell’episodio 205 di Mercoledì. (ph. Bernard Walsh/Netflix © 2025)

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