Matrimoni gay e mutamento sociale

Il governo francese accelera la discussione della legge che riconosce alle coppie omosessuali oltre che la possibilità di adottare anche quella di concepire dei figli, che alimenterà un mercato di materiale biologico, madri in affitto. E ai bambini chi ci pensa?
Francia

Dopo la grande manifestazione parigina del 13 gennaio scorso – che ha riunito quasi un milione di persone contrarie alla legalizzazione del "matrimonio" omosessuale – l'Assemblea nazionale francese è passata all'esame e alla votazione della proposta di legge.

È dunque cominciato un dibattito storico, durato alcuni giorni, con dei prolungamenti notturni durante i quali la tensione ha raggiunto il suo apice. Una vera e propria incredibile maratotona legislativa ha opposto la sinistra maggioritaria alla destra, in uno scontro frontale.

Il governo francese sembra però voler andare dritto per la sua strada, rifiutando la proposta di un referendum popolare, per attuare una delle principali promesse fatte dal candidato François Hollande, prima della sua elezione a presidente della Repubblica francese, avvenuta lo scorso mese di maggio.

«Stiamo per compiere l'ultimo passo verso l'uguaglianza giuridica tra coppie eteosessuali e omosessuali», pronostica Erwan Binet, promotore del disegno di legge socialista.

L'uguaglianza invocata cozza, in realtà, con l'impossibilità di procreare delle coppie omosessuali. Sentirsi una donna, non rende un omosessuale maschio davvero tale e, dunque, capace di fare figli. Così come la donna omosessuale dovrà sempre fare ricorso ad un uomo per rimanere incinta.

Per esserci, la procreazione omoparentale richiede la donazione di ovociti e il ricorso alle madri surrogate. La legalizzazione del matrimonio gay implica dunque la procreazione medicalmente assistita e la maternità surrogata, che senza dubbio porteranno alla creazione di un mercato di materiale biologico, in larga parte anonimo, e di un'industria in cui i bambini diventeranno dei prodotti di fabbricazione.

«Pensate a questi bambini, se cercheranno di sapere da dove vengono : non troveranno che delle provette, delle banche di sperma, degli uteri in affitto, delle manipolazione genetiche», ha scritto al presidente Hollande il deputato Henri Guaino, anziano consigliere di Nicolas Sarkozy, sottolineando la necessità del bambino di poter risalire alle proprie origini e al suo diritto ad avere un padre e una madre. È proprio a proposito di questo argomento che gli scontri politici nell'Assemblea sono stati più duri in questi primi giorni di febbraio. I brevi commenti pubblicati su Twitter dai deputati di dei diversi schieramenti mostrano la frattura che si è creata portando più che ad un cambiamento, ad un vero mutamento della società.

«Questa riforma del diritto di famiglia – autorizzando l'adozione e il concepimento dei bambini nel quadro di una coppia omoparentale – inscriverà i bambini in una genealogia unisex che si estenderà a tutta la famiglia senza una possibile retroattività, senza che se ne siano valutate appieno le conseguenze», insorge Patricia P. Mowbray, presidente dell’associazione Radici d'infanzia.

Di fronte ad argomenti di buon senso che toccano al cuore il popolo francese, il capo del governo, Jean- Marc Ayrault, ha rimandato la questione della procreazione medicalmente assistita ad una legge ulteriore sulla famiglia, malgrado l'insistenza dei partiti di sinistra, desiderosi di realizzare quella che ritengono una vera riforma di civiltà, portata all'attenzione dell'assemblea dal guardasigilli, il ministro della giustizia Christine Taubira, voce di una uguaglianza sognata, ma tagliata fuori dalla realtà.

Il Comitato consultivo nazionale di etica, presieduto da Jean-Claude Ameisen ha deciso di tacere e chiede la convocazione degli Stati Generali sulla procreazione medicalmente assistita, ma le conclusioni di questo comitato, che non impegneranno comunque in nessun modo il governo, non saranno rese pubbliche che in autunno.

In ogni modo, che il comitato intervenga questo inverno, in primavera o perfino in autunno, la riforma finalizzata all’approvazione della maternità surrogata è chiaramente un progetto governativo. Lo stesso ministro della famiglia, Dominique Bertinotti, aveva d'altra parte dichiarato: «L'adozione è una creazione ed è un diritto del bambino. Con la procreazione medicalmente assistita è stata data la possibilità a molte coppie eterosessuali sterili la possibilità di avere un figlio».

Le eccezioni fatte qualche anno fa con delle buone intenzioni, nell'ambito della concezione della vita umana, hanno aperto un vaso di Pandora senza fondo. La filiazione, che è lo scheletro della famiglia naturale, avrà presto una forte scossa che riguarderà tutta la società. I bambini che nasceranno da questi bricolage legislativi che li tratteranno come delle cose, e non come persone, avranno certamente il diritto di chiedere un giorno un'assuzione di responsabilità, a chi pensando di « essere un benefattore » li avrà fatti venire al mondo senza un padre e senza una madre.

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