L’ultimo numero di Sophia: Ricerche su i fondamenti e la correlazione dei saperi

Il fascicolo vede dialogare intorno al tema prospettive disciplinari differenti: dalla filosofia alla teologia, dalla sociologia alla pedagogia, ed è scandito in quattro parti: Saggi, Laboratorio, Forum, Recensione.

L’ultimo numero della rivista Sophia (1/2022), vede la luce in concomitanza con lo svolgimento del Seminario internazionale Dialoghi interdisciplinari sul “tra”, organizzato dalla Scuola di Post-dottorato dell’Istituto Universitario Sophia (27-29 gennaio 2022). Alcuni dei contributi in esso proposti sono stati infatti prodotti in questa occasione, per essere qui ripresi e approfonditi, mentre altri sono stati confezionati ad hoc. Ma perché, si chiede Piero Coda nell’ Editoriale: «[…] assumere a tema di riflessione e di dialogo interdisciplinare il “tra” al fine di sondarne la portata epistemica e al tempo stesso istruirne la correlazione con la possibile emergenza di quel “terzo” eventuale, la cui enigmatica natura viene a costituire un ulteriore tema d’indagine, ma forse anche una orientatrice direzione di discernimento della questione circa il senso e la portata epistemologica del “tra”?».

In effetti, mettere a tema il “tra” significa indubbiamente, in prima istanza, intercettare il suo emergere nella consapevolezza non solo esistenziale ma anche epistemica del nostro tempo, prosegue Coda: «Il fatto stesso che i diversi saperi – ciascuno secondo la formalità che gli è propria – avvertano l’interpellazione e la plausibilità scientifica del concetto del “tra” è eloquente sintomo, anche se tutto invero da decifrare, della transizione antropologica e socio-culturale in atto».

Si tratta di verificare, nelle dinamiche profonde della relazione – senza ignorare l’importante contributo della teologia, della filosofia della mediazione e del dono, così come quello, variamente espresso, che viene dalle scienze umane e sociali – il rimando a e l’irruzione di quella trascendenza in grazia della quale non solo una realtà rimanda all’altra ma “accade” per e con l’altra, ri-conoscendo al “tra” della relazione un ruolo ontologico essenziale nell’effettuazione dell’“in sé” e della relazione con “l’altro”. Ci si propone dunque, in questo fascicolo, d’indagare il ruolo onto-logico del “terzo” nelle dinamiche relazionali interpersonali. La mutua interiorità che il “tra” garantisce e apre all’ulteriore assume infatti caratteri di rilevanza personale ma non meno sociale e chiama in causa uno stretto e fecondo dialogo tra teologia e filosofia, così come interpella scienze umane e sociali, attestandosi dunque in sintonia con la ricerca inter e transdisciplinare in cui la rivista Sophia è da sempre impegnata.

Il fascicolo vede così dialogare intorno al tema prospettive disciplinari differenti: dalla filosofia alla teologia, dalla sociologia alla pedagogia, ed è scandito in quattro parti: Saggi, Laboratorio, Forum, Recensione. Seguono dunque all’editoriale i tredici saggi che costituiscono l’ossatura di questo numero: dalla sociologia relazionale (di Pierpaolo Donati), al “tra” del dono (di Licia Paglione); dal “tra” quale spazio fertile dell’intersoggettività (Antonio Bergamo), al “tra” come luogo nel pensiero di Georg Simmel (Alessandro Clemenzia); prosegue il fascicolo con il prezioso contributo di Franco Reynner: “El amor y su contrario”; poi Tommaso Bertolasi che, a partire da Husserl, propone una lettura della comunità come “terzo”; e ancora i contributi di Noemi Sanches sul pensiero di Simone Weil; Raul Buffo -reciprocità e terzo nel riconoscimento a partire da Ricoeur-; Chiara Galbersanini su realtà sociale e diritto e diritto generativo; Federico Rovea, che propone una lettura dell’istituzione scolastica come luogo “terzo”; Pascal Ide con un corposo saggio su: “L’ontologie trinitaire des couleurs. Une relecture de la loi de complémentarité chromatique”; e ancora Vittorio Pellico, su natura e identità diacronica delle persone umane; per finire con il saggio Carlos Medina Labayru: “Aspettative di sviluppo dell’estetica teologica. Orizzonti reali e immaginari.”

Ricco anche il Laboratorio, con il contributo di Alessandro Borghesi -che indaga il “tra” nel dialogo di Platone, il Politico- e di Gustavo Socías Visconti, su San Giovanni della Croce.

Il Forum è invece affidato ad Emanuele Pili e Mattia Cardenas che dialogano a partire dall’importante lavoro di Pili: Se l’uno è l’altro. Ontologia e intersoggettività in Antonio Rosmini, (Edizioni di Pagina, Bari 2020).

A conclusione di questo corposo e denso numero della Rivista, la sezione Recensioni, dedicata al volume di Alessandro Clemenzia e Marco Martino “Sul principio e la libertà” (Città Nuova, Roma 2020), che vede dialogare Stefano Mazzer ed Emanuele Pili.

Le parole con cui Coda chiude l’Editoriale, bene rappresentano il tentativo che questo numero della Rivista Sophia custodisce: «La prospettiva del “tra” e del “terzo” eventuale, in una parola, apre a un esercizio sinergico della generatività performativa. Spontanea corre alla mente la suggestione, carica di promessa, formulata da Gesù di Nazaret nella prospettiva – si direbbe – di un logos che si dice dandosi in reciprocità reciprocante per accogliere il semper magis dell’evento che così accade: «date e vi sarà dato, una misura bella, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi in cambio» (Lc 6,38). Nella misura in cui si dà si riceve, così come nella misura in cui si riceve si dà. Non si dice cosa si dà né cosa si riceve: non solo perché, quando il donare e il ricevere sono autentici, non c’è bisogno né del resto è possibile nominare il “terzo” che in ciò ad-viene e come tale è percepito in quanto “oltre” la misura del dare e del ricevere stessi. Si riceve così, infatti, chi dà e chi riceve, e reciprocamente, di diventare ciò che si è: al di là, sempre più e sempre meglio. Sperimentando la grazia d’esser fatti insieme, in questa relazione, grembo che accoglie e genera ciò che è più grande di sé e della somma dei relati».

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