L’hippy chic di Thea Porter a Londra

Abiti lunghi fino ai piedi, caftani dai mille colori, turbanti e pantaloni a zampa, per la prima volta Thea Porter porta tessuti e colori mediorientali a Londra
Thea

Gli anni Settanta tornano di moda, lo hanno confermato le grandi sfilate, e proprio per questo il Fashion and Textile Museum di Londra, ha deciso di dedicare alla stilista Thea Porter una mostra aperta fino al 3 maggio. Conosciuta come colei che ha portato lo spirito hippy all’interno del mondo chic e borghese, nata a Gerusalemme e vissuta tra la Siria e il Libano, non ha mai dimenticato nella sua vita e nel suo lavoro i colori di Beirut e di Damasco, nelle sue stoffe ha infatti riportato le magnifiche fantasie delle spezie dei bazaar. Abiti lunghissimi, caftani, pantaloni a zampa, turbanti, Thea fu la prima a portare a Londra una stile innovativo aprendo una boutique in Greek Street e subito fu un successo. Ricchi attori e musicisti iniziarono ad entrare nel suo negozio, l’hippy chic inizia a diventare la nuova moda della jet society, da i Beatles ai Pink Floyd, da Elizabeth Taylor a Faye Dunaway fino a Barbara Streisand, le più grandi star hanno chiesto alla stilista abiti su misura per partecipare agli eventi più importanti dell’alta società. Nella mostra, si possono ammirare le sue creazioni originari e gli abiti delle donne da lei vestite: la giacca Chazara, il Gipsy dress, il vestito con pannelli di Brocato, la gonna Sirwal e molte altre ancora. La mostra racconta in questo modo l’influenza dei tessuti mediorientali e del Nord africa nella moda occidentale, per uno stile che non passerà mai di moda. E a rendere il percorso ancora più affascinante, sono le foto di nomi illustri, la stilista vestì infatti per una cover i Pink Floyd, divenne famosa soprattutto grazie alle copertine a lei dedicate da Vogue, Harper’s Bazaar e Women’s Wear Daily, ed è proprio così che le sue invenzioni sono diventate famose anche ad Hollywood.

I più letti della settimana

Tonino Bello, la guerra e noi

Mediterraneo di fraternità

La forte fede degli atei

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons