Letture

Dalla narrativa giapponese alla filosofia, tra Hannah Arendt ed Emmanuel Lévinas, ai temi dell’integrazione, proposte di alto livello culturale
libri aperti

Diritto
Fulvio Gianaria e Alberto Mittone, “Culture alla sbarra”, Einaudi, euro 12,00 – Quanto influisce nelle aule dei tribunali la cultura, l’etnia o la razza di appartenenza di chi commette reati nel nostro Paese? Una riflessione sui reati multiculturali. (p.p.)

Narrativa
Julie Otsuka, “Quando l’imperatore era un dio”, Bollati Boringhieri, euro 8, 50. Seguito ideale di Venivamo tutte per mare (il romanzo delle giovani donne giapponesi date in moglie a uomini conosciuti solo in fotografia, connazionali già emigrati negli Usa), è il racconto delicato e intenso di quello che accadde anni dopo ai discendenti di quelle famiglie “per caso”.

Papi
Hannah Arendt, “Il papa cristiano. Umanità e fede in Giovanni XXIII”, Edb, euro 5,00 – Insolito ritratto, quello della Arendt sul “papa buono”. La qualità che più viene messa in luce è la capacità del papa bergamasco di non cedere al culto moderno della soggettività. Bellissimo. (p.p.)

Filosofia
Emmanuel Lévinas, “Martin Buber”, Castelvecchi, euro 7,50 – Confrontandosi, in questo breve ma succoso testo del 1958, con il cuore del pensiero etico di Buber – secondo il quale l’essere umano è per essenza dialogo e si realizza soltanto nel suo entrare in relazione con l’umanità e con il Creatore – Lévinas ha l’occasione di precisare anche la sua filosofia, caratterizzata da una inesausta ricerca dell’Altro e dal modo di costruire il contatto con esso attraverso l’amore e l’assunzione di responsabilità nei suoi confronti.

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