Le vie dei Festival a Roma

Cambia strategia della prestigiosa  manifestazione teatrale  romana in programam dal 15 settembre al 5 ottobre. Non più solo la rassegna dei migliori spettacoli dei festival estivi nazionali ed internazionali ma promotore di nuovi progetti,  cercando di offrire agli artisti una reale prospettiva di lavoro e di crescita
teatro

Un processo già avviato nelle ultime edizioni e oggi del tutto modificato. Cambia strategia la prestigiosa manifestazione teatrale “Le vie dei festival” diretta da Natalia Di Iorio con l’Associazione Cadmo. Non più la rassegna che ospitava i migliori spettacoli dei festival estivi nazionali ed internazionali, e che vanta di aver fatto conoscere e portato in Italia, spesso per la prima volta, artisti di grandissimo prestigio. Oltre a proporre creazioni provenienti dai festival estivi, oggi si fa promotore di nuovi progetti, che poi continua a seguire per garantire loro una vita futura, cercando di offrire agli artisti una reale prospettiva di lavoro e di crescita, e agli spettacoli una vita non effimera. Due elementi restano costanti per Le vie dei Festival:  la ricerca di qualità e la coerenza del progetto, pur nel mutare delle sue forme. Il ricco cartellone, avviato da Sonia Bergamascocon  “Il trentesimo anno”,un racconto di scena liberamente tratto dall’omonimo racconto di Ingeborg Bachman, prosegue, dopo il debutto a Parigi, con lo spettacolo di Amedeo Fago “Pouilles. Le ceneri di Taranto”,prodotto nella versione italiana da Le vie dei Festival (il 17). Nel racconto, affidato alla voce fuori campo dell’autore-narratore, si mescolano sapientemente romanzo familiare, storia passata e vicende recenti, con l’ausilio di video e nuove tecnologie. Si parte dalla città d’origine, Taranto, per un viaggio attraverso due secoli. Alle gioie e ai drammi della famiglia fanno eco gli eventi della grande Storia – dall’Italia nascente all’Europa in guerra, fino all’industria siderurgica che schiaccia la vecchia Taranto e le regala un tasso d’inquinamento tra i più alti d’Europa, col suo corredo di malattia e di morte.

Il 19,Collettivo Cinetico presenta in prima assoluta “10 Miniballetti”, diretto, coreografato e interpretato da Francesca Pennini. Un’antologia di danze su musica barocca, in bilico tra geometria e turbinìo, dove l’elemento aereo è paradigma di riflessione sui confini del controllo. Della stessa Compagnia, il 20, “Sherlock Holmes”, spettacolo per tutti, a partire dagli 8 anni, commissionato dal Teatro delle Briciole all’interno del progetto “Nuovi sguardi per un pubblico giovane”.

Uno spazio speciale è dedicato all’autore, attore, chansonnier Enzo Moscato, con la proiezione, il 20,del film “Rasoi” (1993), scritto e interpretato da Moscato, film diretto da Mario Martone, e prodotto da Teatri Uniti  –  che allinea nella Napoli disperata e surreale di oggi svariati personaggi, in bilico tra realtà e sogno, figure reali e fantasmi o simboli, che gridano il loro disagio; cui segue, “Compleanno”dedicato alla memoria di Annibale Ruccello, giovane drammaturgo tragicamente scomparso nel 1986, e il 25,Scannasurice”, regia di Carlo Cerciello.

L’altro appuntamento con il lavoro di Carlo Cerciello è “La madre”, di Bertolt Brecht, il 26, protagonista Imma Villa. Tornando all’ordine cronologico, il 21, “Vita di Edoardo II d'Inghilterra”, di Bertolt Brecht, da Christopher Marlowe, una spietata analisi di intrighi e dissolutezza del potere, con la regia e l’adattamento di Andrea Baracco.

Ritorna, il 23, la coppia Cuocolo/Bosetti con “MM&M-Movies, Monstrosities and Masks, Dodicesima parte di Interior Sites Project”, che si interroga sull'identità e sulla natura artificiale di ogni autobiografia, arrivando a costruire un’autobiografia di noi come spettatori. Il 24debutta in prima assoluta, prodotto da Le vie dei Festival, il nuovo lavoro di Fabrizio Falco “Ritratto d’Italia. Discorso sopra lo stato presente del costume degl’Italiani”, tagliente pamphlet diLeopardi sulla mentalità, il carattere e la moralità della società italiana, scritto nel 1824 e pubblicato per la prima volta solo nel 1906.Il 26 e 27, si potrà partecipare a uno spettacolo-gioco, “L’asta del santo. Un mercante in fiera sulle vite dei santi” con gli interpreti-conduttoriLuca Zacchini e Francesco Rotelli, della compagnia Gli Omini.Il 27Lunaria Teatro presenta “Lunga vita di Marianna Ucrìa”, dal romanzo di Dacia Maraini, regia di Daniela Ardini, con Raffaella Azim e Francesca Conte. Roberto Rustioni chiude il festival, il5 ottobre, con “Villa Dolorosa. Tre compleanni falliti”, di Rebekka Kricheldorf, liberamente tratto da “Tre sorelle” di Anton Čechov, prodotto da Fattore K. Due gli appuntamenti allo Studio Luigi Pirandello: il 3 ottobre, Kosmograph, lettura scenica di Andrea Renzi da “I quaderni di Serafino Gubbio  operatore”, e il 4, Manuela Kustermann  in “L’azione parlata”.

 

“Le vie dei Festival 2015”, XXII edizione, dal 15/9 al 5/10. Roma, Teatro Vascello, Teatro Tordinona, Ostia, Teatro del Lido, Studio Pirandello.

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