Crede in una danza interdisciplinare fra le arti e le tecnologie. Esplora il corpo nello spazio urbano come elemento che, nell'era della globalizzazione e dell'alienazione metropolitana, condiziona il vivere dell'uomo. È il belga Frédérick Flamand, …
Contenuto riservato agli abbonati di “Città Nuova”
Se sei abbonato, effettua il login