Perché i bambini siano portati a dire bugie e quale sia lo scopo di tale comportamento, è stato oggetto di indagine di ricercatori e clinici per decenni. In particolare, ci sono state molte ricerche negli ultimi due decenni che hanno tracciato l’emergere e lo sviluppo della menzogna come comportamento normativo correlato allo sviluppo delle capacità cognitive dei bambini. La menzogna dei bambini infatti si sviluppa durante gli anni della scuola materna ed elementare ed è correlata alla loro capacità di comprendere uno stato mentale proprio e altrui e alle capacità di funzionamento esecutivo.
Dunque tutti diciamo bugie, e di tutte le cose sbagliate che facciamo, mentire è la più comune.
Essere sinceri è fantastico, perché aiuta a instaurare un dialogo autentico e una reale intimità, ma a tutti, adulti e bambini, prima o poi, capita di mentire. Dato che a tutti capita prima o poi di mentire, non è il caso di trattare i bambini come se fossero gli unici a farlo. I messaggi che mandiamo ai nostri figli riguardo al mentire e quando è socialmente accettabile farlo nella nostra cultura sono piuttosto confusi. Da una parte diciamo loro di non raccontare bugie, ma dall’altra pretendiamo che, ad esempio, debbano sempre ringraziare anche quando ricevono un regalo che non è di loro gradimento. A pensarci bene, i bambini devono imparare una lezione non semplice riguardo a quando è appropriato mentire.
Ma pensiamoci un attimo: per un bambino mentire non è un processo semplice. Prima di tutto deve ideare una realtà alternativa e dire: “è successa questa cosa”, poi deve tenerla a mente insieme a quello che è veramente successo. Ma non solo, deve anche saper distinguere le due realtà per poter mentire adeguatamente e infine deve anche saper tenere a mente quello che gli adulti pensano e sanno.
Detto ciò, in genere i bambini cominciano a mentire sul serio intorno ai quattro anni e a quel punto è come se avessero acquisito un superpotere: “ma è fantastico, posso inventare quello che voglio e la gente mi crede!”.
Ma perché sono portati a mentire? Alcuni bambini raccontano bugie per tirarsi fuori dai guai, ad altri piace inventare e altri ancora mentono per compiacere gli adulti o per fare una buona azione. Oppure essendo testimoni delle bugie che spesso e volentieri i genitori dicono, il bambino imparerà che voi non siete sinceri con lui e loro possono non esserlo con voi. A volte capita anche che alcuni bambini raccontano bugie per esprimere una verità emotiva: quando si sentono chiedere cosa c’è che non va e non sanno come spiegarlo, inventano un racconto che corrisponda ai loro sentimenti.
Per arrivare alla radice del problema, è importante andare oltre le bugie e scoprire cosa manca nella vita di quel bambino, oppure cosa sta succedendo, o è successo, per spingerlo a cercare attenzione e simpatia. E anche cosa lo induce a intraprendere una strada così tortuosa per procurarsele. Forse penserete: sì, ma dire bugie è ugualmente sbagliato. Tuttavia, avere un approccio rigido e moralistico verso il mentire non aiuta il bambino a essere sincero. In realtà, è stato dimostrato che questo approccio rende il bambino ancora più propenso a raccontare frottole.
Quando il vostro bambino dice bugie dietro ci possono essere mille ragioni: è una fase dello sviluppo, sta imitandovi, si sta creando il suo spazio privato, mente per comunicare un sentimento, per evitare una punizione o per evitare una arrabbiatura. Se mentire è un problema, è preferibile risolverlo e scoprire cosa c’è dietro la menzogna, piuttosto che utilizzare la punizione. Davanti ad una eventuale punizione il bambino impara soltanto a mentire meglio. Più il bambino viene giudicato, più viene adottato un atteggiamento punitivo, meno si fiderà di voi. Oppure dato che il suo obiettivo sarà compiacervi e ottenere la vostra approvazione, tralascerà la sincerità, accantonerà il suo sé reale, ma a subirne le conseguenze sarà la sua salute mentale e il suo benessere.
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