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Cultura > Esteri

Le bellezze della street art in Spagna

di Javier Rubio

- Fonte: Città Nuova

La street art per recuperare strade ed edifici diroccati con un’arte disponibile per tutti

Arte di strada a Zafrilla in Spagna, foto di Javier Rubio.

Questa estate, in un piccolo paese della Spagna, mi sono imbattuto con una gradevole sorpresa. Dietro un angolo nascosto, mi è apparsa una piazzetta luminosa e colorata. Un artista anonimo aveva messo sullo sfondo di un muro bianco tre biciclette di diverse dimensioni e tre semplici finestrelle, tutto in colori vivaci. Come minimo, l’immagine era allegra, divertente e rilassante.

L’arte urbana o Street art è iniziata negli anni ’60 con i graffiti, ma a partire dagli anni ’90 ha visto emergere il lavoro di artisti di strada che utilizzano diverse tecniche. Si è diffusa così tanto che non c’è più una città che disdegni l’arte urbana. Anzi, si creano spazi in cui gli artisti possano esprimere le loro opere su facciate spoglie e muri trascurati, costruendo percorsi artistici che attirano il turismo.

Arte di strada in Spagna, foto di Javier Rubio

È il caso di Zamora, nel nord della Spagna. Questa città ha un percorso di 36 murales chiamato Zamora Variopinta, e ora il Consiglio Comunale ha creato altri nove spazi in cui opere e graffiti possono essere realizzati senza autorizzazione.

Abbiamo tutti sentito parlare di Banksy, l’artista britannico noto per i suoi straordinari murales ricchi di critica sociale, politica e culturale. La sua rilevanza è tale che Madrid gli ha recentemente dedicato un museo con oltre 170 opere, tra cui riproduzioni a grandezza naturale dei suoi murales più famosi. Così la Street art ha conquistato anche i musei, dopo le strade.

Chi non ha mai visto una statua di bronzo rappresentante figure simboliche? Uno spazzino in mezzo al marciapiede, un viaggiatore seduto su una panchina della stazione, facchini che corrono davanti a un toro, o la colorata riproduzione di Mafalda in un parco. Non solo le strade delle città, anche quelle dei paesi sono state offerte agli artisti. Luis Zafrilla, nato in un paesino di montagna e formatosi a Barcellona, ha inventato il progetto “Paesaggio illustrato”, il cui obiettivo è «creare un’opera in cui la memoria della terra e il contributo dell’opera artistica si integrino e si aggiungano all’ambiente naturale». Si tratta di figure a grandezza naturale ricavate da lastre di acciaio corten e dipinte, per ricreare scene di vita quotidiana del villaggio. È un modo per aiutare i visitatori, dice Zafrilla, «a fare una lettura approfondita del territorio».

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