L’azzardo di Slot Mob

Le ragioni dell’impegno del movimento Umanità Nuova, espressione sociale dei Focolari, nella serie di iniziative pubbliche che vuole premiare gli esercenti che dicono no ai giochi che creano dipendenza. Alla ricerca della “legalità reale” per il bene comune
Campagna No Slot

Scegliendo il nostro quotidiano dal giornalaio, mentre al tabacchino aspettiamo per un biglietto del tram, quando approfittiamo del bar del benzinaio per un pranzo al volo, se il collega ci offre una pausa al caffè all’angolo, finché in attesa a un semaforo ci accorgiamo che il cinema frequentato da ragazzi è diventato una sala slot.

Condividere la preparazione e l’attivazione della campagna slot ci ha aiutato, personalmente e nell’ottica del Movimento Umanità Nuova, a scoprire quante volte, nella quotidianità, il gioco d’azzardo legale ci è vicino, prossimo come molte persone che provano la fortuna.

Abbiamo aderito con immediatezza alla proposta della campagna Slot Mob, quando aveva ancora il sapore di un caffè condiviso tra amici, e non sapevamo cosa sarebbe diventata: ma ci ha interpellato, perché naturalmente in sintonia con il nostro obiettivo di sostenere singoli e comunità nell’impegno concreto, locale o internazionale, per il bene comune e verso la fraternità universale. La sfida di una mobilitazione e sensibilizzazione in seno a un’enorme e tacita piaga sociale del nostro tempo, ha trovato, in questa calda estate di confronto e riflessione, innumerevoli ragioni di impegno.

Sono ragioni economiche, perché la prospettiva di un’economia più giusta e più solidale, che vorremmo contribuire a diffondere attraverso le scelte di consumo e di risparmio, di condivisione e di impegno imprenditoriale, non è compatibile con l’idea di un guadagno facile, rincorsa da chi gioca, né con un sistema economico talmente centrato sul profitto a tutti i costi da permettere che quella del gioco d’azzardo sia la terza impresa italiana.

Accogliere la fraternità universale come categoria di pensiero e di azione sociale porta con sé il primato delle relazioni: ci piace pensare che i bar, le scuole, i contesti di lavoro, i luoghi di incontro possano diventare sempre più spazi di rapporti, di relazioni amicali e accoglienti, in cui ciascuno trovi la chance di presenza e di espressione della sua diversità, per uscirne autenticamente più arricchito.

Per quanto formalmente legale, il gioco d’azzardo contiene molte sfide comuni a chi si impegna per una legalità sostanziale, prerequisito della giustizia perché sostenuta da un’etica senza scorciatoie né compromessi, che sa valutare il bene di ciascuno in relazione al bene di tutti: aderire a Slot Mob significa mettersi in rete e aumentare la capacità di incidere nel ridurre gli spazi opachi della nostra economia e della nostra società, oltre che nella richiesta di norme più restrittive del settore.

Ci sono ragioni legate alla salute e al benessere della persona e della comunità che sostengono l’impegno per la libertà dall’azzardo, perché tra i volti meno noti del gioco ci sono quelli della dipendenza, che devasta la personalità dei singoli e l’equilibrio delle famiglie, e che chiede un impegno importante nella cura oltre che nella prevenzione.

Slot  Mob prende vita e forma diversa nelle varie città, esprime quel potenziale disegno socio-culturale che imposta la possibile qualità dei rapporti tra i suoi abitanti: è nel luogo in cui viviamo, cresciamo, lavoriamo che quotidianamente abita l’impegno per il bene comune, la cui potenzialità aumenta e si può esprimere al meglio in rete con quanti condividono la stessa prospettiva. Ecco perché, pur in modo e con capacità di incidenza e partecipazione differenti, il percorso ci interpella in tutta Italia.

Si intuisce che sono molte anche le ragioni educative per partecipare a Slot Mob, perché la sfida è soprattutto culturale, e si gioca sulla consapevolezza, sul coraggio di investire a lungo termine, a partire dalle nuove generazioni, per diffondere una mentalità fondata sul valore intrinseco e relazionale di ciascuno, e sulla sperimentazione di una felicità che viene dalle relazioni cooperative e reciproche piuttosto che dalla competizione e dall’affermazione sugli altri.

Il gioco oggi corre online, raggiungendo giovani e anziani con gli sms, il digitale terrestre, lo smart-phone e il pc: Slot Mob ci interpella nell’uso dei mezzi di comunicazione e delle tecnologie, quali strumenti di reciprocità e non di isolamento, nonché nella consapevolezza di distinguere informazione e persuasione, comunicazione e manipolazione, per difendere quanti sono più fragili e maggiormente a rischio.

Ci sono anche molte, forse ovvie ragioni politiche per partecipare attivamente a Slot Mob, coinvolgendo parlamentari e amministratori locali, cittadini e operatori della pubblica amministrazione: è evidente, oggi più che mai (dopo la sanatoria ai concessionari delle slot machine…) la necessità di leggi e misure a tutela dei veri interessi del Paese e delle comunità, e non degli interessi economici di poche aziende spesso rappresentate in Parlamento molto meglio della maggior parte dei cittadini.

Forse anche questa sfida è un po’ un azzardo, in parte lo è la nostra capacità di sensibilizzazione e mobilitazione in relazione alla posta in gioco: ma ci pare abbia senso per le potenzialità che ogni azione culturale porta con sé, come seme che contiene già fiori e frutti di una pianta rigogliosa.

Elisa Golin, presidente della commissione internazionale Economia e lavoro di Umanità Nuova 

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