L’amore mantiene giovani

È possibile amarsi tra una donna anziana e un quarantenne sposato? Giovani Amanti di Carine Tardieu affronta il caso con misura.
Da sinistra, l'attore Melvin Poupad, l'attrice Fanny Ardant e la regista Carine Tardieu alla 16a edizione della Festa del Cinema di Roma, sabato 18 ottobre. Fonte: Domenico Stinellis/AP

Lei è Shauna, settantenne indipendente e libera, con una figlia – è già nonna – e non pensa all’amore. Casualmente incontra Pierre, 45 anni, medico impegnato, felicemente sposato con due bambini: i due sono turbati, perché si sentono attratti, senza spiegarsi bene il motivo. Passano degli anni e i due si rincontrano. Lui è appassionato, impulsivo, manda a rotoli la famiglia mentre lei tentenna, fa fatica a credere di amarlo, poi lentamente accetta. Ma la malattia arriva inesorabile e questo amore da parte di lei deve finire e vuole che lui ritorni dalla moglie che lo ama. Riusciranno i due a stare lontani, coscienti che il rapporto non può durare a lungo?

È possibile l’amore tra una persona anziana ed una più giovane? È giusto che un giovane uomo sfasci la famiglia per un amore che fatalmente deve essere breve? Domande insinuanti. Il pregio del film sta in una narrazione sobria, diremmo delicata e per nulla morbosa. La regista franco-islandese, purtroppo scomparsa nel 2015, lascia vivere i due personaggi, interpretati da Fanny Ardant che non teme di mostrarsi nei suoi 73 anni, naturalmente invecchiata ma altera e fragile, e da Melvil Poupaud, intelligente, ansioso, focoso come un ragazzo al primo amore, alla prima passione.

Un film sulla fragilità emotiva presente in ogni età, sulla lotta tra i sentimenti che attraversa le persone quando la loro vita consueta e appagata viene messa in crisi, sulla comunione prima dei sentimenti e poi dei corpi. È forse questo il merito speciale del lavoro della regista: l’amore è prima di tutto un fatto del sentimento e solo poi del corpo. Averlo capito e detto, con rara pudicizia e delicatezza, con sfumature psicologiche attente sul carattere femminile e maschile è un atto coraggioso, audace e provocatorio. La regista ci vuole far comprendere che è l’amore che rende giovani, dona o ridona la giovinezza, quella vera che non ha paura di sconvolgersi la vita sino alla fine, oltre il dolore. Che c’è e il film coraggiosamente non lo evita.

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